Strage di Mumbai, aperto e rinviato il processo contro il terrorista sopravvissuto
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) – Si è aperto oggi a Mumbai ed è stato subito rinviato al 30 marzo il processo contro Mohammed Ajmal Amir Qasab, l’unico sopravvissuto degli autori della strage di Mumbai del 26 novembre scorso che ha causato la morte di oltre 170 persone.
Il terrorista, collegato in videoconferenza dalla cella di massima sicurezza nella quale è rinchiuso, ha confermato di essere un cittadino pakistano originario della provincia del Punjab e ha chiesto l’assistenza di un legale. Il giudice speciale M L Tahilyani ha aggiornato l’udienza al 30 marzo, quando verrà discussa l’assegnazione di un avvocato d’ufficio all’attentatore.
Mohammed Ajmal Amir Qasab, 21 anni, è stato arrestato il primo giorno degli attacchi e da allora è detenuto in una prigione indiana. Gli altri nove esecutori materiali della strage sono stati uccisi dalle forze di sicurezza di New Delhi. Il terrorista è accusato di omicidio, tentato omicidio, danneggiamento di beni pubblici e “aver dichiarato guerra” all’India. Se colpevole, egli rischia la pena capitale.
Il dossier sulla strage di Mumbai include più di 11mila pagine, all’interno delle quali sono raccolti documenti e prove che dimostrerebbero il coinvolgimento di elementi pakistani nell’attentato. New Delhi ha puntato il dito contro il gruppo fondamentalista Lashkar-e-Taiba, che avrebbe goduto di sostegni nell’ambiente dell’intelligence e delle forze di sicurezza del Pakistan. Islamabad ha ammesso che gli autori della strage avevano parte della base logistica e operativa sul proprio territorio.
La corte ha aggiornato il processo al 30 marzo, ma il pubblico ministero ha chiesto un ulteriore slittamento al 13 aprile per esaminare le 11mila pagine del dossier.