Sri Lanka: per la prima volta, sì a un’indagine (governativa) sulle violazioni ai diritti umani
Colombo (AsiaNews) - Per la prima volta, il governo dello Sri Lanka ha accettato di condurre un'indagine nazionale sulle violazioni dei diritti umani avvenute dal 2009 a oggi, con l'assistenza tecnica del segretariato del Commonwealth. Lo ha annunciato oggi la Commissione per i diritti umani (Hrcsl, Human Rights Commission of Sri Lanka). La mossa risponde alle pressioni della comunità internazionale, dopo il recente incontro dei leader del Commonwealth (Chogm). Tuttavia, il Regno Unito ha già espresso disappunto per questa decisione, riferendo di voler vedere un'inchiesta indipendente sulle presunte violenze avvenute durante la guerra civile. Anche le vittime del conflitto hanno dichiarato di "non aver fiducia" in questa indagine.
In base agli accordi presi, una delegazione del Commonwealth - che comprende rappresentanti della Divisione per i diritti umani - arriverà a Colombo il prossimo 2 dicembre. L'inchiesta avrà una durata di 18 mesi. Secondo Prathibha Mahanamahewa, direttore della Hrcsl, quest'indagine sarà del tutto indipendente proprio grazie alla presenza di esperti locali e stranieri.
Tuttavia, il primo ministro inglese David Cameron ha dichiarato che un'inchiesta portata avanti dal governo dello Sri Lanka non potrà mai essere "del tutto indipendente", perché vi parteciperanno anche militari direttamente coinvolti nelle presunte violazioni.
Anche molte vittime della guerra civile non credono nell'efficacia del provvedimento: "Non abbiamo fiducia in questa indagine nazionale perché ce ne sono stati troppi di provvedimenti simili, avviati dal governo su diverse questioni, che non hanno portato ad alcun risultato".
19/11/2013