Sri Lanka: leader religiosi condannano l’attacco al tempio buddista Maha Bodhi
di Melani Manel Perera
Gli autori dell’aggressione a quattro monaci e degli atti vandalici non sono riconducibili a gruppi di guerriglia, né a membri dell’Ltte. Rappresentanti di tutte le religioni richiamano alla calma, per continuare a vivere “come un’unica famiglia”.
Colombo (AsiaNews) – Rappresentanti di tutte le religioni in Sri Lanka condannano con forza il recente attacco al tempio buddista Maha Bodhi di Chennai, in India, nel quale sono rimasti feriti quattro monaci buddisti srilankesi. Durante una conferenza stampa organizzata ieri dai membri dell’Inter Religious Alliance for National Unity, tutti i partecipanti hanno specificato che “non si tratta di un’azione dell’Ltte [Liberation Tigers of Tamil Eelam, ndr], né di altri gruppi di guerriglia”. La conferenza è stata ospitata nella National Library Hall di Colombo.
Nella notte del 24 gennaio scorso un gruppo di circa 10 persone ha fatto irruzione nel tempio Maha Bodhi Society. Armati di bastoni, i vandali hanno iniziato a distruggere il posto, e hanno ferito quattro monaci intervenuti per fermarli.
Il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha espresso la sua preoccupazione per l’attacco al centro, e ha dichiarato: “La Chiesa cattolica si oppone con forza ad atti come questo”.
Per il venerabile Nedagamuwe Vijitha Maithree Thero, membro dell’Acting Committee, si tratta di “un atto compiuto da chi non desidera la pace, da chi non vede la bellissima fratellanza tra due religioni. Per questo dobbiamo muoverci con calma, non agire guidati dal panico”. Un altro monaco, il ven. Dhammaransi Thero, ha dichiarato: “Chiediamo ai governi dello Sri Lanka e dell’India di continuare a interessarsi del problema, e di prendere le misure necessarie a garantire piena sicurezza e protezione per tutti i pellegrini futuri”. Infine il bonzo ha ringraziato il governo indiano per i tempestivi provvedimenti presi per proteggere i pellegrini dopo l’attacco.
Il sacerdote metodista p. Sarath Hettiarchchi ha sottolineato che lo Sri Lanka è un Paese multietnico, multireligioso e anche multipolitico, dove tutti dovrebbero rispettarsi l’un l’altro.
S.H. Mavulana, presente come rappresentante della comunità islamica, ha voluto specificare che “tutti i musulmani condannano questo attacco. Per quanto mi riguarda, voglio esortare i fedeli di tutte le religioni ed etnie a non fare passi indietro. Agite in maniera saggia, e andate avanti per l’armonia nazionale e religiosa”.
“Sfuggite tutte le opinioni sospette che sono emerse in questi giorni – ha detto il rev. E.K. Yasarathna, della Chiesa battista di Colombo – cercate di vivere come un’unica famiglia. Come fratelli e sorelle di un solo Paese”.
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