Sri Lanka: la diocesi di Colombo promuove una giornata per aiutare le vedove
Colombo (AsiaNews) - Sono decine di migliaia le donne dello Sri Lanka che hanno perso il marito. Solo il conflitto tra esercito e Tigri tamil ha generato almeno 40 mila vedove, mogli di soldati o di guerriglieri del Ltte morti durante i quasi 30 anni di conflitto. E alle vedove delle guerra vanno aggiunte quelle che hanno perso il marito sul lavoro, per malattie mai curate a causa della povertà, per una vita di stenti. È soprattutto pensando a loro che p. Julian Patrick Perera, direttore dell’apostolato per la famiglia della diocesi di Colombo, ha promosso “Il giorno per le vedove”.
Il 4 luglio il sacerdote li ha invitati al Centro Paolo VI della capitale dello Sri Lanka. Non solo donne, ma anche uomini di ogni età e ceto sociale, che p. Perera ha voluto incontrare “per aiutarli a comprendere e ad affrontare il dolore, per sostenerli e dir loro di non avere paura”.
In molti casi, soprattutto per le donne, la scomparsa del marito corrisponde alla perdita del sostegno economico necessario per vivere. Le vedove sono molto esposte alla povertà a cui spesso seguono l’abbandono, la malattia e l’esclusione sociale.
Princy Fernando, 56enne che ha perso il marito 14 anni fa, afferma: “Sono stata davvero contenta di leggere l’annuncio de “'l giorno per le vedove' sul settimanale cattolico Ganartha Pradeepaya. È un nuovo approccio nella Chiesa”. Per lei l’iniziativa di p. Perera è un tentativo “di dare a vedove e vedovi un valore ed un posto nella società”.
Katana D.A. Jayakody, preside in pensione e padre di cinque figli ormai sposati, ha perso la moglie da tre mesi e spiega ad AsiaNews che “nessuno può alleviare il dolore della scomparsa di chi ami”. Per lui l’iniziativa di p. Perera ha però un significato molto importante perché “nella mia parrocchia a Kandawala ci sono circa 100 vedove, molte delle quali anziane, che vivono in una situazione di totale povertà e solitudine”. La giornata è quindi l’occasione “per rispondere anche ai loro bisogni economici oltre che spirituali”.
P. Perera vuole ripetere ogni mese questo incontro ed estendere l’invito a quante più persone possibile superando anche l’ostacolo dei costi del viaggio per chi vive lontano da Colombo. “Voglio che capiscano che non sono soli al mondo - afferma il sacerdote - e che hanno un compito perché Dio si attende da loro grandi cose per il bene di tutti. Camminando insieme possiamo contribuire a rendere almeno la diocesi di Colombo - e tutta la nostra società - un posto di pace, preghiera, attenzione, comprensione e unità”.
14/11/2020 10:42