Sri Lanka: Suore del Buon Pastore festeggiano Natale con i bimbi più poveri
di Melani Manel Perera
Nei villaggi di Wewala, Weligampitiya e Kalaeliya, nei pressi di Jaela, le religiose hanno dato vita ad una scuola pomeridiana gratuita per i bambini poveri e malati. Il 22 dicembre hanno festeggiato il Natale con 52 di loro regalando a tutti uniformi scolastiche e libri.
Jaela (AsiaNews) – Le suore del Buon Pastore hanno organizzato una festa di Natale per i bambini poveri delle comunità di tre villaggi nei pressi di Jaela, 25 km da Colombo.
Il pomeriggio del 22 dicembre le religiose hanno invitato 52 bambini di Wewala, Weligampitiya e Kalaeliya (foto) negli spazi adiacenti al loro convento per una festa di due ore con canti e balli, la rappresentazione della nascita di Gesù e la consegna dei regali.
I bambini sono studenti della scuola pomeridiana organizzata dalle suore nella zona. Suor Lusina, superiora del convento, spiega ad AsiaNews che ha individuato lei stessa i suoi piccoli allievi visitando due parrocchie dei villaggi. Con le consorelle e 12 insegnanti permette ai bambini poveri e malati di frequentare la scuola nonostante le difficoltà economiche delle loro famiglie ed i problemi di salute.
“Le classi sono aperte lunedì, mercoledì e venerdì dalle 4 del pomeriggio sino alle 5.30 – dice sr. Lusina - e insegnamo ai bambini singalese, inglese e matematica”. L’opera educativa delle suore del Buon Pastore offre lezioni per i bambini delle scuole primarie, dal 3° al 9° grado di istruzione.
La festa è stata l’occasione per “condividere la gioia del Natale con i bambini e le loro famiglie” ed i piccoli studenti hanno ricevuto in dono materiale scolastico. Racconta un madre: “I nostri bambini hanno ricevuto in regalo un'uniforme e libri per gli esercizi che useranno nelle lezioni del prossimo anno”.
I bambini descrivono la festa come “una giornata memorabile”. Erandhi, uno di loro, dice: “ Non avevamo mai ricevuto regali dalle nostre scuole e siamo pieni di riconoscenza per i regali che ci hanno fatto e per l’aiuto che ci danno permettendoci di frequentare gratis la scuola”.
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