Sri Lanka post tsunami, al via la ricostruzione dei templi buddisti
Colombo (AsiaNews) Comincerà questo mese la ricostruzione dei 197 templi buddisti danneggiati o spazzati via dallo tsunami in Sri Lanka. Lo ha annunciato Ratnasiri Wickramanayake, ministro degli Affari buddisti, aggiungendo che i fondi per il progetto sono già stati sbloccati dal ministero del Tesoro.
Il ministro ha precisato che il denaro non proviene da aiuti esteri, la cui spartizione tra governo e ribelli delle Tigri Tamil ha creato di recente una spaccatura nella coalizione al potere; al controverso Accordo operativo post tsunami (P-TOMS) si oppongono l'estrema sinistra e il partito dei monaci.
I templi si trovavano tutti nel raggio di 100 metri dalla costa, limite entro cui ora è vietata l'edificazione. Gli edifici religiosi dovranno, quindi, essere spostati altrove. Per questo è necessario comprare nuove terre.
Il ministro Wickramanayake ha invitato i monaci buddisti a collaborare con le amministrazioni di ciascuna zona interessata, fornendo piani e stime per la ricostruzione dei templi e l'acquisto di terre.
Il ministro ha detto che i lavori saranno condotti in varie fasi sotto la supervisione delle Segreterie divisionali e dei Dayaka Sabhas di ogni tempio (associazione di persone laiche coinvolte nelle attività religiose). Se questi ultimi e il capo dei monaci locali insistono a voler ricostruire gli edifici nel posto originario, il governo prenderà in considerazione la proposta.
Wickramanayake ha poi assicurato che dai lavori saranno tenuti lontani missionari e volontari di altre religioni. In Sri Lanka è in corso la discussione di 2 leggi anti-conversione promosse da monaci estremisti e miranti a fermare il presunto proselitismo condotto da altre comunità religiose nel Paese.
28/12/2004