Sri Lanka, studenti cristiani discriminati: niente esame di religione in inglese
di Melani Manel Perera
Il ministero dell’Istruzione non permette agli studenti cattolici e cristiani di iscriversi all’esame di religione in lingua inglese, ma solo in sinhala e tamil. Le richieste dell’arcivescovo di Colombo, il card. Ranjith, e del presidente Rajapaksa non sono state prese in considerazione dal Ministero.
Colombo (AsiaNews) – Migliaia di genitori cattolici in Sri Lanka hanno scritto lettere al presidente del Paese e al ministro dell’istruzione per chiedere che gli studenti cattolici e cristiani possano avere lezioni ed esami nella loro religione nelle classi di “English medium”, esattamente come le altre comunità religiose possono studiare e praticare la loro religione nel loro linguaggio agli esami condotti dalle istituzioni statali. Anche l’arcivescovo di Colombo, il card. Malcom Ranjith ha fatto appello al governo affinché considerasse la questione. Ma il ministero dell’Istruzione ha lasciato cadere la richiesta.
Secondo il sito web ufficiale dell’arcidiocesi, il giornale Sunday Times ha scritto il 6 novembre che la richiesta mandata dall’ufficio del presidente Mahinda Rajapaksha al ministero dell’Istruzione di considerare favorevolmente la richiesta degli studenti cattolici e cristiani è stata lasciata cadere. I genitori cattolici si erano rivolti al card. Ranjith affinchè facesse appello al governo, ma evidentemente senza successo.
Parenti e insegnanti, ascoltati da AsiaNews hanno dichiarato di apprezzare la mediazione diretta del Presidente e dell’arcivescovo, ma, hanno agiunto, “questa è una situazione molto triste, se il ministero non permette ai nostri figli quanto richiesto. E’ un grosso punto interrogativo. Perché il ministero dice di no?”. Altri hanno dichiarato: “Il nostro arcivescovo ha fatto appello, e anche il Presidente si è rivolto al ministero, che però non ha avuto il buon senso di ascoltarli. Perché questo cattivo trattamento degli studenti cristiani?”.
Il sito web ricorda che il card. Ranjith in vari colloqui con le autorità ha chiesto che la richiesta fosse presa in considerazione favorevolmente, e che anche la segreteria presidenziale si è mossa, con due lettere. “I genitori che hanno fatto appello al Presidente hanno detto che la maggior parte degli studenti seguono religione nell’”English medium”, e quindi dovrebbero avere l’opportunità di passare l’esame in questa lingua. I genitori hanno ricordato che i ragazzi seguono le scuole di religione domenicali, in inglese, e quindi dovrebbe essere loro permesso di dare l’esame in inglese”.
Gli studenti che hanno fatto già richiesta di passare l’esame in inglese hanno ricevuto l’ordine di ritirare la richiesta, e di fare invece richiesta per il sinhala o il tamil. I genitori protestano perché gli studenti delle scuole internazionali invece hanno il permesso di sostenere l’esame in inglese, e si crea così una discriminazione.
Secondo il sito web ufficiale dell’arcidiocesi, il giornale Sunday Times ha scritto il 6 novembre che la richiesta mandata dall’ufficio del presidente Mahinda Rajapaksha al ministero dell’Istruzione di considerare favorevolmente la richiesta degli studenti cattolici e cristiani è stata lasciata cadere. I genitori cattolici si erano rivolti al card. Ranjith affinchè facesse appello al governo, ma evidentemente senza successo.
Parenti e insegnanti, ascoltati da AsiaNews hanno dichiarato di apprezzare la mediazione diretta del Presidente e dell’arcivescovo, ma, hanno agiunto, “questa è una situazione molto triste, se il ministero non permette ai nostri figli quanto richiesto. E’ un grosso punto interrogativo. Perché il ministero dice di no?”. Altri hanno dichiarato: “Il nostro arcivescovo ha fatto appello, e anche il Presidente si è rivolto al ministero, che però non ha avuto il buon senso di ascoltarli. Perché questo cattivo trattamento degli studenti cristiani?”.
Il sito web ricorda che il card. Ranjith in vari colloqui con le autorità ha chiesto che la richiesta fosse presa in considerazione favorevolmente, e che anche la segreteria presidenziale si è mossa, con due lettere. “I genitori che hanno fatto appello al Presidente hanno detto che la maggior parte degli studenti seguono religione nell’”English medium”, e quindi dovrebbero avere l’opportunità di passare l’esame in questa lingua. I genitori hanno ricordato che i ragazzi seguono le scuole di religione domenicali, in inglese, e quindi dovrebbe essere loro permesso di dare l’esame in inglese”.
Gli studenti che hanno fatto già richiesta di passare l’esame in inglese hanno ricevuto l’ordine di ritirare la richiesta, e di fare invece richiesta per il sinhala o il tamil. I genitori protestano perché gli studenti delle scuole internazionali invece hanno il permesso di sostenere l’esame in inglese, e si crea così una discriminazione.
Vedi anche