Sri Lanka, grazie al sostegno indiano, nuove case per i profughi di guerra
Colombo (AsiaNews) - L'ambasciatore indiano, H.E. Ashok K.Kantha, e il ministro per lo Sviluppo economico dello Sri Lanka, Basil Rajapaksa, hanno lanciato, mercoledì 22 maggio, l'Indian housing project nella regione orientale dell'isola, abitata dalla minoranza Tamil. L'iniziativa, che sarà pubblicizzata attraverso tre eventi, prevede la costruzione di altre 4mila abitazioni nell'est del Paese.
Il progetto, già illustrato dal Primo ministro indiano, Mohmohan Singh, al presidente Mahinda Rajapaksa in occasione di una sua visita in India nel giugno del 2010, prevede la costruzione di 50mila alloggi per una cifra approssimativa di 270 milioni di dollari. Si tratta di uno degli investimenti più onerosi sostenuti dal governo indiano all'estero. Secondo fonti ufficiali, 12mila abitazioni sarebbero già state edificate, mentre altre 10mila saranno completate entro la fine dell'anno. L'ambasciatore indiano si è detto 'molto soddisfatto' per lo stato di avanzamento del programma e ha manifestato grande apprezzamento per la disponibilità e la collaborazione manifestate dalle autorità singalesi.
Il ministro Basil Rajapaksa, fratello del presidente, lodando l'impegno indiano e dimostrando profonda soddisfazione per i risultati già conseguiti nel nord del Paese, ha poi spiegato che il piano illustrato rappresenta un'iniziativa umanitaria senza precedenti.
Dal 1983 al 2009, lo Sri Lanka è stato dilaniato da una cruenta guerra civile, che ha visto il governo opposto al gruppo ribelle delle Tigri del Tamil. Il conflitto, esploso in seguito alla pretesa dei secondi di creare uno stato indipendente nel nord-est dell'isola, ha presto assunto i connotati di uno scontro etnico, causando ingenti vittime e provocando oltre 200mila sfollati interni al Paese.
02/12/2019 12:14
21/01/2019 12:34