12/05/2005, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Sotto tortura confessa l'omicidio della moglie, che torna dopo 11 anni

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Condannato per l'omicidio della moglie, dopo 11 anni di carcere la donna torna.

She Xianglin era stato arrestato nel 1994, 3 mesi dopo la scomparsa della moglie Zhang Zaiyu, nella contea di Jinghan e - sotto tortura - dopo vari interrogatori aveva confessato l'assassinio. Dopo la condanna a morte in primo grado e in appello, la Corte superiore ha disposto la riapertura del processo e la pena era commutata in 15 anni di carcere. Dopo il ritorno della moglie lo scorso marzo, è stato assolto e liberato, l'11 aprile, dalla Corte superiore del Sichuan occidentale. Questo è il primo tribunale cinese che ha riconosciuto come "non decisiva" una confessione ottenuta con tortura o minacce.

Ora She chiede allo stato un risarcimento di 4,37 milioni di yuan (528.000 dollari Usa) per "i danni psicologici, la detenzione, le violazioni ai suoi diritti e i danni alla salute". La legge prevede, per la ingiusta detenzione, un risarcimento calcolato "sulla base del salario medio": She avrebbe diritto a 256.000 yuan (31.000 dollari) per gli 11 anni di carcere. L'avvocato di She spera in una revisione della legge e ha invocato anche la legge per il risarcimento dei danni psichici.

Intendono chiedere il risarcimento anche due testimoni che erano stati arrestati per avere dichiarato che la donna era viva.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Cina: per fermare la tortura, verranno registrati gli interrogatori dei sospetti criminali
19/01/2006
Jiangsu, un 80enne è da 4 anni in carcere senza alcuna condanna penale
10/10/2012
Onu: contro la tortura in Cina, cambio radicale nei tribunali e nella polizia
21/03/2006
Pechino, la Corte Suprema del Popolo: Basta con l'uso della tortura
22/11/2013
Cina, entro il 2005 ispezione Onu contro le torture
23/08/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”