25/05/2009, 00.00
CINA – VATICANO
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Sotto controllo la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. La Lettera del papa è oscurata

A causa di freni e divieti, le diocesi non hanno organizzato pellegrinaggi al santuario di Sheshan. Poca pubblicità anche nella diocesi di Shanghai. Nell’Hebei i cattolici senza messa perché i sacerdoti sono agli arresti. Sul sito vaticano, la Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi (in cinese) è ancora oscurata.

Roma (AsiaNews) – La Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina si è svolta in tono molto basso in molte diocesi della Cina Popolare. Nell’Hebei, a causa dello stretto controllo, i fedeli delle comunità sotterranee non hanno potuto nemmeno partecipare alla messa per la mancanza di sacerdoti.

Con la Lettera ai cattolici cinesi del giugno 2007, Benedetto XVI aveva lanciato l’idea di una Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, da tenersi il 24 maggio, festa di Maria Aiuto dei cristiani, che si venera nel santuario mariano di Sheshan, a poche decine di chilometri da Shanghai. L’intenzione del papa è che attraverso la preghiera cresca l’unità della Chiesa in Cina e il legame con il successore di Pietro. Il santuario di Sheshan, meta di pellegrinaggio da oltre un secolo, è un luogo adatto, perché ad esso vanno sia cattolici ufficiali che sotterranei. Ma da quando il pontefice ha istituito la Giornata di preghiera, per i cattolici andare a Sheshan è divenuto difficile. Quest’anno, come l’anno scorso, la polizia ha messo strette regole per il traffico per tutto il mese di maggio e le diocesi sono state sconsigliate di intraprendere pellegrinaggi a Sheshan. Quest’anno perfino la diocesi di Shanghai – l’unica a cui è permesso senza problemi - ha promosso il pellegrinaggio il 23 maggio, ma in tono molto minore, senza pubblicizzarlo. Negli anni precedenti, nel mese di maggio arrivavano fino a 20 mila pellegrini. A tutt’oggi ne sono arrivati solo poche migliaia.

Altre diocesi hanno preferito organizzare pellegrinaggi ai santuari mariani vicini. Fonti di AsiaNews riferiscono che nell’Hebei, la regione a più alta densità di cattolici, le comunità sotterranee non hanno potuto nemmeno celebrare la messa per la mancanza di sacerdoti. Ciò è dovuto a un controllo serrato in atto nella regione, che inibisce ogni raduno, e al fatto che almeno 10 sacerdoti sotterranei sono già in prigione per aver celebrato messe fuori dei luoghi registrati presso l’Ufficio affari religiosi.

Ieri il sito della Santa Sede ha varato il Compendio della Lettera del papa ai cattolici cinesi, che riprende i temi della Lettera in forma di domande e risposte, aiutandone la comprensione (cfr  http://www.vatican.va/chinese/pdf/1Compendium_zh-s_en.pdf ) . Le pagine del Compendio sono pubblicate in inglese e in cinese, semplificato e tradizionale. Intanto però, ancora oggi il sito in cinese del Vaticano subisce oscuramenti e rimane impossibile leggere e scaricare nei computer la Lettera del papa in lingua cinese.

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