Sondaggio: la maggioranza dei palestinesi vuole la pace con Israele
Il 50,8% pronta a riconoscere Israele, il 69,8% per la ripresa dei negoziati, l'80,4% vuole che continui il cessate il fuoco. La maggioranza non condivide le manifestazioni di protesta per le vignette su Maometto condotte contro gli uffici della Ue a Gaza e quelli dell'Onu a Hebron
Gerusalemme (AsiaNews) La maggioranza della popolazione palestinese vuole i negoziati con Israele ed è disposta a riconoscere lo Stato ebraico; da Hamas si aspetta miglioramenti della situazione economica, più sicurezza e ordine e disapprova le manifestazioni di protesta per le vignette su Maometto condotte contro gli uffici della Ue a Gaza e quelli dell'Onu a Hebron. Sono alcuni dei risultati, resi noti oggi e inviati ad AsiaNews, di un'indagine condotta dal Palestinian Center for Public Opinion (PCPO), un centro indipendente che dal 1994 studia l'opinione pubblica palestinese, diretto da Nabil Kukali, cristiano, che è anche professore alla Hebron University, in Cisgiordania.
Dallo studio emerge che il 50,8% dei palestinesi è favorevole al riconoscimento di Israele, il 69,8% è per la ripresa dei negoziati, il 62,2% chiede che cessino i lanci di razzi contro i territori dello Stato ebraico e l'80,4% vuole che continui il cessate il fuoco. La ricerca, evidenziando le attese in politica interna della popolazione dopo la vittoria di Hamas alle elezioni politiche, spiega anche le ragioni di un inatteso successo. Così, il 93,8% degli intervistati chiede ad Hamas di migliorare le condizioni economiche e ridurre la disoccupazione, il 90,1% di combattere la corruzione, l'84,4% di "porre fine alla mancanza di legge e rafforzare l'ordine e la sicurezza" e l'88,1% di "imporre ovunque la sovranità della legge".
E' comunque positivo l'atteggiamento col quale i palestinesi guardano al futuro: il 54,9% si aspetta che la situazione migliori, il 30,7% pensa che resterà uguale e solo l'11,8% che peggiorerà.
Ancora sul piano interno, il 51,5% vuole un governo che preveda la partecipazione di Al Fatah, il 69,6% è a vari livelli favorevole al presidente Mahmoud Abbas ed il 51,3% vedrebbe bene l'estensione dei suoi poteri costituzionali. Quanto al futuro primo ministro, Ismail Haniyah, con il 41,5% dei consensi è di gran lunga il più gradito, visto che gli altri 9 nomi indicati raccolgono tra l'1,5 e il 12,1% dei voti.
I palestinesi non approvano l'assalto dato a Gaza all'ufficio dell'Unione Europea nell'ambito delle proteste per la pubblicazione delle vignette su Maometto: il 62,7% non lo condivide e solo il 35,3 lo approva. Ancora più alta (il 76,9%) la percentuale di coloro che giudicano negativamente la protesta inscenata per lo stesso motivo dagli studenti di fronte agli uffici della Temporary International Presence (dell'Onu) a Hebron.
"L'inchiesta spiega Nabil Kukali è stata condotta tra il 16 e il 20 febbraio su 1003 palestinesi adulti, rappresentanti le diverse fasce demografiche della popolazione della Striscia di Gaza (34,6%) e della Cisgiordania, compresa Gerusalemme est (65,4%)". Gli intervistati sono stati per il 49,3% donne e per il 50,7% uomini; il 51,1% abitano in città, il 33,4% nei villaggi ed il 15,5% nei campi profughi.