Solo, la scuola islamica di Baassyir "fucina" di nuovi terroristi
Jakarta (AsiaNews) - La "pesantren" (istituto islamico di istruzione) di Ngrugki, nella reggenza di Sukoharjo (Solo) fondata dal leader musulmano Abu Bakar Baassyir - mente degli attentati di Bali del 2002 condannato a 15 anni di carcere - continua a formare giovani terroristi. Essa sarebbe legata a cellule estremiste di stanza in Francia e altri Paesi europei. Lo rivelano alcune indagini condotte dai nuclei della polizia anti-terrorismo indonesiana, che nei giorni scorsi è stata oggetto di almeno due attacchi da parte di giovani studenti della "pesantren" di Ngrugki costati la vita a due agenti. Sempre riconducibile a studenti della scuola islamica è anche l'attentato del 19 agosto durante le celebrazioni per la festa dell'Idul Fitri nella città di Solo.
Ansyan Mbai, ufficiale di polizia e ispettore generale dei nuclei anti-terrorismo, conferma che l'istituto fondato da Baasyir ha stretti legami con il gruppo terrorista islamico francese frequentato da Mohamed Merah, autore della strage di Tolosa. Secondo il poliziotto la "pesantren" di Ngrugki è un tramite fra l'estremismo islamico europeo e quello asiatico. Al suo interno si nasconderebbe da mesi Jean Salvi, estremista islamico di nazionalità francese ricercato dalle autorità di Parigi, che in passato ha avuto stretti legami con Bassyir e altri leader islamici pakistani, indonesiani e afghani.
In Indonesia esistono centinaia di "pesantren". Il nome deriva dalla lingua locale di Java per indicare un luogo in cui si apprendono i precetti dell'islam. Nelle aree più povere del Paese esse rappresentano l'unica opportunità di un'istruzione superiore per i giovani indonesiani. Tali istituti sono spesso finanziati da grandi organizzazioni islamiche che garantiscono agli studenti vitto e alloggio. Fino ad alcuni anni fa, la maggioranza degli istituti era gestita dal Nahdlatul Ulama (Nu) la più importante organizzazione moderata islamica dell'Indonesia, che garantiva sulla qualità dei corsi. A partire dagli anni 2000 i movimenti radicali islamici hanno iniziato a fondare le proprie scuole, reclutando adepti soprattutto fra i giovani più ignoranti e poveri.
Kiai Hajj Aqil Siradj, leader del Nu sottolinea che le scuole islamiche legate a leader estremisti sono un vero pericolo per l'islam e per la sua percezione fra la popolazione non musulmana. Al loro interno i giovani subiscono un vero e proprio lavaggio del cervello che li porta a compiere atti terroristi in nome di un "falso Islam". "Ciò che viene insegnato in questi istituti - spiega - non è il vero Islam. Queste scuole servono solo a crescere dei terroristi". Tale percezione della religione influenza anche le famiglie dei giovani, che spesso sono orgogliosi di vedere i loro figli immolarsi in attentati e attacchi in "difesa" dei veri valori del Corano. Nei giorni scorsi, Canni Assidiqie, padre di Muschsin Canni Permadi, giovane studente di Ngrugki, ucciso in uno scontro con la polizia, ha dichiarato sui giornali che suo figlio è morto "come un martire" ed è orgoglioso di lui. Per Siradj "un terrorista non è un eroe sacro, ma un perdente".