Soldati israeliani disarmati sgomberano le sinagoghe della Striscia di Gaza
Prosegue l'evacuazione della Striscia fra proteste, minacce e preghiere che provengono dagli altoparlanti delle sinagoghe . Secondo molti, a resistere allo sgombero non sono i coloni ma estremisti infiltrati.
Gaza (AsiaNews/Agenzie) Soldati israeliani disarmati sono entrati oggi nelle 2 più importanti sinagoghe della Striscia di Gaza - quella di Nevè Dekalim e quella di Kfar Darom - ed hanno iniziato lo sgombero forzato dei coloni asserragliati dentro. Secondo alcune stime all'interno di Nevè Dekalim si trovano circa mille coloni, 300 dentro Kfar Darom. La polizia trascina via i coloni di peso, ad uno ad uno, in un'atmosfera di tensione e di dolore.
Gli altoparlanti delle sinagoghe lanciano avvertimenti ai soldati e ai poliziotti: "Dio vi guarda, avrete l'anima macchiata per tutta la vita" e "Non osate alzare la mano sulla casa del Signore": le forze di polizia continuano a trascinare via i giovani, alcuni con lo scialle di preghiera ancora sulle spalle.
A Kfar Darom la pubblica sicurezza sta usando gli idranti contro i centinaia di giovani che si sono barricati sul tetto. Lungo tutto il perimetro del luogo di preghiera, già dalle prime ore del mattino, era stato steso del filo spinato da parte dei coloni che prevedevano l'assedio. Per questo motivo e per la preparazione con la quale i coloni si oppongono alle forze di pubblica sicurezza si ritiene che ad operare all'interno delle sinagoghe non siano gli abitanti della Striscia ma frange di giovani estremisti infiltrati illegalmente nelle colonie durante le ultime settimane.
Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha affermato che il ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza sarà completato entro lunedì. Nella giornata di ieri, secondo dati forniti dal Jerusalem Post, sono stati evacuati 1.523 coloni, 659 dei quali solo a Nevè Dekalim, e alcune centinaia di infiltrati. Si ritiene che rimanga nella Striscia il 35 % dei coloni e 9 delle 21 colonie della Striscia sono ormai vuote. In una comunità del nord, Nisanit, sono già iniziati i lavori di demolizione delle case dei coloni dopo la loro partenza. Cominciata la demolizione anche della piccola comunità di Kerem Atzmona, sgomberata mercoledì.