13/07/2007, 00.00
VIETNAM
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Smentita dei vescovi al capo dello Stato sul processo a padre Van Ly

Il presidente della Repubblica aveva sostenuto che episcopato e Vaticano erano “d’accordo con noi” per il procedimento contro il religioso. Ciò “non corrisponde a verità” ha replicato il presidente della Conferenza episcopale.
 
Hanoi (AsiaNews/Eda) – Il presidente dei vescovi del Vietnam, mons. Paul Nguyen Van Hoa, ha formalmente smentito un’affermazione del presidente della Repubblica, Nguyen Minh Triet, secondo il quale “la Conferenza episcopale e la Santa Sede” erano d’accordo sul processo a padre Nguyen Van Ly.
 
Il p. Van Ly, 60 anni, è stato condannato il 30 marzo ad otto anni di prigione e cinque di residenza sorvegliata, con l’accusa di essere all’origine di un movimento per la democrazia, chiamato “Blocco 8406”, sorto nell’aprile 2006, che ha 2mila aderenti, e di sostenere gruppi illegali quali il Partito progressista del Vietnam.
 
All’origine della smentita del presidente della Conferenza episcopale, della quale dà notizia Eglises d’Asie, c’è la dichiarazione attribuita al presidente vietnamita che, secondo un quotidiano del Paese, Tuoi Tre, il capo dello Stato aveva pronunciato il 23 giugno durante un’intervista con la CNN, in occasione del suo viaggio negli Usa. L’affermazione, peraltro, non compariva nella trascrizione ufficiale fornita dalla stessa CNN.
In realtà, all’origine della vicenda c’è la foto (qui riprodotta) che riprende un agente che durante il processo impedisce a padre Van Ly di parlare e che i giornalisti avevano mostrato al presidente. Minh Triet aveva anche sostenuto che il sacerdote aveva in precedenza usato parole oltraggiose verso il tribunale, ed aveva attribuito la responsabilità del gesto solo all’agente, che sarebbe stato punito. La stessa vicenda era stata evocata dal presidente della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, alla quale, secondo l’articolo del quotidiano vietnamita, il presidente avrebbe risposto che “se avessimo violato la libertà di religione, la Conferenza episcopale avrebbe dovuto levare la sua voce… In realtà, erano d’accordo con noi”.
 
“La risposta del presidente Nguyen Minh Triet non è conforme alla verità”, la secca replica di mons. Paul Nguyen Van Hoa in una lettera aperta indirizzata il 7 luglio al capo dello Stato.
 
La lettera, che termina con auguri di buona salute, è firmata a nome della Conferenza episcopale ed è stata pubblicata sull’agenzia Vietcatholic News.
 
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