Sit-in di protesta di 50 monaci buddisti
Hanoi (AsiaNews/Agenzie) - Sit-in di protesta oggi ad Ho Chi Minh Ville di 50 monaci della Chiesa buddista non governativa, e quindi vietata, contro la polizia, che ha impedito ad una loro delegazione di visitare il capo della loro confessione, gravemente malato. La manifestazione, secondo l'Ufficio internazionale di informazione buddista, si è svolta ad Ho Chi Minh Ville ed è stata provocata da un intervento della polizia che ha intercettato e fermato un veicolo che portava dieci monaci che stavano recandosi all'ospedale di Ouy Nhon, a nord di Ho Chi Minh Ville, dove è ricoverato Thich Huyen Quang, 87 anni, capo della Chiesa buddista unificata del Vietnam. Del gruppo bloccato faceva parte anche il numero due dell'organizzazione, Thich Quang Do, 76 anni.
L'Ufficio di informazione buddista afferma che una cinquantina di monaci sono accorsi a dare man forte ai loro compagni, ma sono stati dispersi dalle forze dell'ordine. La Chiesa buddista non governativa è interdetta dal 1981, avendo rifiutato di accettare il controllo del Partito comunista vietnamita. Da un anno il governo ha intensificato la repressione nei suoi confronti: il suo leader ed il suo braccio destro vivono di fatto a domicilio coatto, accusati di essere in possesso di segreti di Stato.
La situazione sembrava indirizzarsi verso un miglioramento, dopo che era stata permessa la visita a Thich Huyen Quang, domenica scorsa, da parte di alcuni alti diplomatici statunitensi, tra i quali Elizabeth Dugan, segretario di Stato aggiunto per la democrazia e i diritti umani, accompagnata dall'ambasciatore Usa in Vietnam Michael Marine.