Siria, scontri tra curdi e islamisti lungo il confine turco
Damasco (AsiaNews/Agenzie) - Nella guerra civile siriana, un terzo attore isolato rischia di complicare la condizione già frammentaria del fronte ribelle impegnato nella lotta contro Assad. Lungo il confine turco i miliziani curdi, che combattono per la tutela dei propri territori nel nordest del Paese, hanno infatti inflitto una dura sconfitta alle fazioni qaediste del fronte al-Nusra. Lo scontro sarebbe stato causato da un attacco degli stessi islamisti a un convoglio di combattenti curdi.
Fonti locali riferiscono che almeno 9 miliziani qaedisti hanno perso la vita nell'area frontaliera di Ras al-Ain, località a maggioranza curda dall'importanza strategica per l'ingresso in Siria attraverso la Turchia. Una delle vie più battute dai combattenti stranieri che ogni mese ingrossano le fila ribelli nella lotta al regime. "Dopo 24 ore consecutive di ostilità - riporta una fonte - gli islamisti del fronte al-Nusra sono stati allontanati dalla città e dai presidi lungo il confine".
Il Comitato per la protezione della gente curda (Ypg) è il braccio armato siriano del Partito nazionalista del Kurdistan (Pkk). Dall'inizio della guerra civile nel 2011, la minoranza curda nel Paese ha sempre mantenuto un profilo individualista, nella difesa dei propri interessi e della propria gente. Costituita con questo scopo, la milizia dell'Ypg non ha infatti mai sposato né la causa ribelle né quella del regime, seguendo una linea neutrale o ostile a entrambi a seconda delle declinazioni locali assunte dallo scontro.
Agli inizi di aprile, il quotidiano libanese L'Orientlejour aveva parlato di curdi e ribelli uniti contro l'esercito nei quartieri settentrionali di Aleppo, ma scontri analoghi a quello di ieri si erano già verificati negli scorsi mesi contro i ribelli del nordest siriano.
30/11/2018 09:08
30/08/2018 11:07