22/03/2012, 00.00
SIRIA
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Siria, razzi contro un villaggio libanese. L'Onu unita chiede lo stop delle violenze

olpito l'abitato di al-Qaa (Libano); un ferito. La dichiarazione del Consiglio di sicurezza Onu approvata anche da Russia e Cina.

Damasco (AsiaNews/ Agenzie) -  Il conflitto fra regime siriano e ribelli si allarga oltre i confini. Questa mattina sette razzi hanno colpito il villaggio di al- Qaa in Libano, ferendo una persona. La zona è uno dei punti utilizzato dai profughi siriani per varcare la frontiera. Dallo scorso 4 marzo, oltre 7mila persone hanno attraversato il confine, per sfuggire alle violenze.

Intanto, dopo mesi di stallo, il Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite ritrova l'unità e chiede a Bashar - al Assad e ribelli di applicare il piano di pace proposto da Kofi Annan, inviato speciale di Onu e Lega araba. Approvata ieri, la dichiarazione non pone alcun ultimatum al regime. Tuttavia in caso di  un rifiuto da parte di Damasco, il Consiglio di sicurezza minaccia "ulteriori passi" per porre fine ai massacri.  

Diviso in sei punti, il piano elaborato da Kofi Annan e appoggiato dal Consiglio di sicurezza prevede la fine delle violenze, l'applicazione progressiva di un cessate il fuoco, la fornitura di aiuti umanitari, il rilascio delle persone detenute senza processo, la libera circolazione ai giornalisti, l'avvio di un dialogo politico. La dichiarazione è stata firmata da tutti i 15 membri, compresi Cina e Russia, che in questi mesi hanno bloccato due risoluzioni contro il regime. Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha giustificato il cambio di rotta sottolineando che "il documento non contiene alcun ultimatum e non fa minacce o illazioni su chi si sia il colpevole". Nei giorni scorsi Mosca e Pechino avevano criticato con forza le violenze da parte delle forze di Assad.

Nonostante gli avvertimenti dell'Onu, esercito e ribelli continuano a combattere. Oggi, si sono verificati violenti scontri a Homs, dove ieri hanno perso la vita 32 persone, e nelle altre città in mano ai ribelli. Ad Hama l'esercito ha schierato mezzi blindati per fermare un assalto a un edificio governativo da parte del Free Syrian Army. Secondo l'opposizione 12 persone sono rimaste uccise. Violenti combattimenti si registrano anche nella capitale. 

 

 

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