Singalesi, tamil, cristiani e musulmani ricordano p. Jim Brown, scomparso durante la guerra
Colombo (AsiaNews) – Singalesi, tamil e musulmani insieme per ricordare p. Nihal Jim Brown, sacerdote cattolico di etnia tamil, scomparso il 20 agosto 2006. Il gruppo di persone, insieme ai parenti dello scomparso, si è riunito ieri al Centro per la società e la religione di Colombo, “perché la memoria di p. Jim Brown e il suo assistente non può essere cancellata dal nostro cuore”.
La chiesa della diocesi di Jaffna affidata a p. Brown era immersa nella zona di guerra tra militari e ribelli tamil. Il 20 agosto del 2006, i combattimenti sono arrivati sin nei pressi della parrocchia. Per sottrarre i fedeli alle bombe, p. Brown apre loro la chiesa. Gli scontri causano 20 morti e circa 100 feriti e il sacerdote chiede ai militari il permesso di portare i superstiti in ospedale.
Gli ultimi testimoni che lo hanno visto, al check-point della marina militare, affermano che era in compagnia di Wenceslaus Vimalathas, suo assistente 40enne e padre di cinque bambini. Un ufficiale dello Sri Lanka Navy li stava minacciando. Di p. Brown e di Vimalathas, una volta lasciata Allaipiddy, non si ha più notizia.
P. Nandana Saparamadu ha aperto l’incontro con una preghiera in singalese e ha affermato: “P. Brown ci chiede di crescere nella fede in Dio e di sviluppare il nostro coraggio per costruire una società più giusta”. Sandhya Eknaligoda, moglie di Prageeth, giornalista scomparso, ha acceso una candela di fianco ad una immagine di p. Brown, dicendo che “la fiamma della candela ci dà la forza e il coraggio di andare avanti in difesa dei nostri cari scomparsi”.
P. Selvarathnam ha richiamato tutti all’unità in nome di p. Brown: “Dio prende sempre le parti degli oppressi e ci chiede di avere cura dei nostri fratelli. E dov’è nostro fratello Jim? Noi dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri: i tamil si prendano cura dei singalesi e i singalesi dei musulmani”.
P. Jim Brown è tra le migliaia di civili, giornalisti, attivisti per i diritti umani e accademici, in maggioranza di etnia tamil, ad essere scomparso dal 2006.