16/10/2012, 00.00
RUSSIA
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Sindaco di Mosca contro nuovi luoghi di culto per musulmani

Per Sobyanin, la città non ha bisogno di nuove moschee, perché “sono frequentate da residenti non regolari”. Opposizione e attivisti per diritti umani avvertono: così si rischia di accendere tensione interreligiosa.

Mosca (AsiaNews) - E' polemica a Mosca per le parole del sindaco Serghei Sobyanin, che si è detto contrario alla costruzione di nuove moschee nella capitale, sollevando i timori dell'opposizione e degli attivisti per i diritti umani per l'accendersi di nuove tensioni interreligiose. 

Citando una recente ricerca, Sobyanin ha detto che "i due terzi" dei fedeli musulmani che frequentano la principale moschea della città non sono moscoviti, ma "provengono dalle zone limitrofe e non hanno permesso di residenza". "Se in moschea andassero solo i moscoviti che vivono in modo permanete qui - ha detto il sindaco - probabilmente non ci sarebbe una folla così grande".

Ad agosto, per celebrare la fine del mese sacro di Ramadan, circa 90mila persone si sono radunate nelle strade limitrofe alla grande moschea vicino allo stadio Olimpiisky, tra ingorghi di traffico e lamentele della popolazione.

Da tempo, i leader musulmani lamentano che le quattro moschee cittadine non bastano più per una comunità che ha raggiunto quota 2 milioni di fedeli. Il Concilio dei mufti ha chiesto che venga costruito un luogo di culto in ognuno dei 12 distretti amministrativi in cui è divisa la capitale, ma le autorità hanno presto abbandonato qualsiasi progetto a causa delle proteste della popolazione. Come è successo a settembre, quando il comune ha annunciato di ritirare il piano per la costruzione di una grande moschea a Mitino, fuori dal centro, dopo che 2mila persone in piazza avevano manifestato il loro dissenso.

Sergei Mitrokhin, leader del partito d'opposizione Yabloko ed ex deputato della Duma di Mosca, ha definito "strani" gli argomenti di Sobyanin,perché "anche le chiese cristiane a Mosca non sono usate solo dai residenti locali". "Invece che studiare politiche per l'integrazione in una città multiconfessionale come questa - ha denunciato il politico al Moscow Times - il sindaco si permette di fare dichiarazioni che potrebbero portare a ulteriori tensioni".

Anche Olga Sibiryova, analista del think tank Sova, pensa che le parole di Sobyanin siano "discriminatorie": il comune "non sta facendo nulla per chi, al contrario, protesta contro la costruzione di nuove chiese ortodosse e di certo non farà un controllo sulle origini dei fedeli cristiani". "La mancanza di moschee - ha concluso - potrebbe fomentare tensioni molto più di quanto non farebbe la loro costruzione". (N.A.) 

 

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