Si sono svolti gli esami per l’università, decisivi per 10 milioni di famiglie
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Circa 10 milioni di diplomati hanno partecipato questa settimana all’annuale “gaokao”, la selettiva prova di ammissione alle università cinesi che hanno a disposizione solo 6,57 milioni di posti. L'esame è considerato decisivo per l’intera vita dello studente e della sua famiglia. Un imponente schieramento di polizia ha vigilato che tutto fosse regolare e senza proteste. Ma almeno tre studenti si sono suicidati, per la tensione della prova e per la vergogna dell’insuccesso.
Un ragazzo si è gettato giù da un ospedale di 12 piani a Guangshui il 7 giugno, prima ancora dell’inizio dell’esame che già l’anno scorso aveva sostenuto invano.Una studentessa si è suicidata a Ezhou e un giovane di 21 anni si è impiccato con il filo del computer nel Jiangsu poche ore prima dell’inizio dell’esame.
Nei due giorni di esame la polizia ha bloccato le strade circostanti i luoghi della prova e ha vigilato in forze per impedire imbrogli: ogni anno sono scoperti e sequestrati migliaia di sofisticati apparecchi trasmittenti e persino riceventi auricolari: uno studente ha avuto un timpano perforato per avere cercato di inserire in profondità una microricevente lunga 3 millimetri. Sono state arrestate 64 persone accusate di vendere simili apparecchiature agli studenti. Alcune università hanno installato telecamere e apparecchi per bloccare le trasmissioni radio nelle sale di esame. Pechino ha persino ordinato di fermare i lavori edili, la notte, per non disturbare gli studenti.
Accedere all’università, specie quelle più prestigiose con la Tsinghua o la Peking a Pechino o la Fudan a Shanghai, è da sempre considerato un passaporto sicuro per un buon lavoro. Chi fallisce deve attendere un anno, vedendosi superato dai coetanei e con nessuna garanzia di miglior esito.
Peraltro esperti osservano che nel Paese aumentano i laureati disoccupati, conseguenza della crisi del mondo del lavoro: secondo dati ufficiali nel 2009 solo l’87% dei laureati ha trovato lavoro, e molti erano posti poco ambiti e con paghe basse. Per questo il selettivo esame d’ammissione è sempre più criticato, anche perché per la politica del figlio-unico spesso l’unico figlio si trova caricato delle attese e delle speranze dell’intera famiglia.
Le famiglie spesso si trasferiscono in un albergo per il periodo dell’esame, in zone tranquille lontane dal traffico, per meglio concentrarsi. Gli studenti o i loro genitori, prima dell’esame, visitano i tempi di Confucio, luoghi di esame in epoca imperiale, bruciano incenso, accendono candele e offrono preghiere per avere successo. Molti pagano circa 20 euro per una tavoletta con scritte richieste tipo: “Ti prego, aiuta mio figlio a passare gli esami”.
Ogni anno circa il 70% degli studenti supera l’esame. Per gli altri il futuro diventa tetro, tra l’alternativa di attendere un altro anno con la paura di fallire ancora e la possibilità di cercare subito un lavoro poco qualificato. Per questo aumentano i giovani che studiano all’estero: 170mila nel 2008, 220mila circa nel 2009. Quest’anno hanno partecipato all’esame “solo” 9,57 milioni di studenti, 650mila meno del 2009, che già aveva visto calare il record di 10,53 milioni del 2008. Per questo le università più prestigiose cercano di attirare i cervelli migliori: la Fudan ha promesso borse di studio di 50mila yuan ai cinque miglior studenti della propria provincia.
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