Si dimette il ministro della giustizia
Taipei (AsiaNews) - Per il governo taiwanese ieri è stata una giornata tumultuosa: il ministro della giustizia Tseng Yung-fu (曾勇夫) ha rassegnato le dimissioni, accolte dal presidente. L'ormai ex ministro Tseng (v.foto) ha lasciato la sua carica sotto l'accusa di aver aiutato Ker Chien-ming (柯建铭), parlamentare del Partito democratico progressista (民主进步党, DPP) a sfuggire alla giustizia.
In una prima conferenza stampa, svoltasi nella mattinata, il ministro Tseng aveva difeso la sua innocenza, ma dopo un incontro col primo ministro Jiang Yi-huah (江宜桦) e col presidente Ma Ying-jeou (马英九) ha rassegnato le dimissioni. Nel corso di un'altra conferenza stampa ha giustificato la propria scelta, fatta "per impedire che la reputazione del ministero della giustizia fosse intaccata da queste accuse infondate".
La storia inizia nel 2008 quando Ker Chien-ming è stato condannato in base alla legge sulla contabilità nel bilancio. Tuttavia, in seguito alla richiesta di appello da parte dello stesso Ker, la Corte Suprema (台湾高等法院) di Taiwan lo ha dichiarato innocente, con un verdetto emesso nel giugno scorso.
Ma un'inchiesta della Divisione speciale di Investigazione (特侦组, SID) ha rivelato che Ker si era rivolto al portavoce del parlamento Wang Jin-pyng (王金平) per assicurarsi il verdetto di innocenza. Il ministro Tseng era stato contattato da Wang Jin-pyng per risolvere la questione. A sua volta, Tseng in collaborazione con il procuratore capo Chen Shou-huang (陈守煌) avrebbe fatto sì che l'accusa decadesse.
In tarda serata, il Procuratore Generale Huang Shi-ming (黃世銘) ha rilasciato una dichiarazione in cui si dice avvilito perché questo tipo di scandalo causa un danno molto profondo all'immagine dell'intero sistema giuridico di Taiwan.