Si consegna dopo 17 anni l’uomo più ricercato per la strage del metrò di Tokyo
E’ Makoto Hirata, membro della setta apocalittica Aum Shinrikyo, che nel marzo 1995 lanciò gas nervino nella metropolitana della capitale. Tutt'oggi 13 membri della setta attendono di essere impiccati nel braccio della morte. Hirata afferma di “voler chiudere con il passato”.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Makoto Hirata, 46 anni, uno dei criminali più ricercati del Giappone, si è consegnato alla polizia alle 23.50 (ora locale) del 31 dicembre 2011 affermando di voler “chiudere con il suo passato”. Hirata era uno dei tre membri della setta Aum Shinrikyo ancora ricercati dopo l’attentato al metro di Tokyo del 20 marzo 1995, compiuto con un gas nervino, il sarin. Nell’attentato sono morte 13 persone, e seimila sono rimaste ferite. E’ stato uno degli attentati più gravi mai commessi in Giappone. (Nella foto, Hirata si nasconde il volto durante l’arresto).
Tredici persone sono state condannate a morte per impiccagione per questo crimine, e attendono nel braccio della morte il loro destino. A novembre 2011 la Corte suprema ha rigettato un appello di clemenza per Seiichi Endo, di 51 anni, uno dei responsabili dell’attentato. Le condanne non sono state eseguite finora, anche in attesa del verdetto della Corte sulla richiesta di Endo. Il rigetto sembra aprire la strada all’esecuzione; anche se è probabile un ulteriore rinvio, dal momento che i 13 dovranno testimoniare nel processo a Hirata. Fra di loro c’è anche Shoko Asahara, 56 anni, fondatore e leader della setta.
Makoto Hirata non è accusato di partecipazione diretta all’attacco con il gas, ma era ricercato per il rapimento e l’uccisione di Kyoshi Kariya, 68 anni, fratello di un membro della setta, una donna che aveva lasciato il gruppo. A Kariya fu somministrato una specie di “siero della verità” per spingerlo a parlare della sorella. Morì per un overdose delle droghe che gli venivano somministrate. Hirata afferma di aver condotto Kariya alla base della setta alle pendici del monte Fuji, ma di non essere coinvolto direttamente nella morte.
Aum Shinrikyo, “Suprema verità” è stata fondata nel 1984 da Asahara, insegnante di yoga quasi cieco, e mescola elementi tratti da buddismo, induismo e cristianesimo. Asahara ha dichiarato varie volte di essere una reincarnazione di Cristo, accusava la famiglia reale britannica di cospirare contro di lui, e profetizzava la fine del mondo per l’anno 1997. Nel 1995 si calcolava che la setta avesse 30mila seguaci in Giappone e 10mila in Russia. La setta disponeva di un arsenale di armi chimiche, biologiche e convenzionali nella previsione di una lotta apocalittica contro il governo, che doveva iniziare con l’attentato nella metropolitana. La setta, che è ancora operativa in Giappone e Russia sotto il nome di “Aleph”, è sotto stretta sorveglianza da parte degli organi di sicurezza.
Tredici persone sono state condannate a morte per impiccagione per questo crimine, e attendono nel braccio della morte il loro destino. A novembre 2011 la Corte suprema ha rigettato un appello di clemenza per Seiichi Endo, di 51 anni, uno dei responsabili dell’attentato. Le condanne non sono state eseguite finora, anche in attesa del verdetto della Corte sulla richiesta di Endo. Il rigetto sembra aprire la strada all’esecuzione; anche se è probabile un ulteriore rinvio, dal momento che i 13 dovranno testimoniare nel processo a Hirata. Fra di loro c’è anche Shoko Asahara, 56 anni, fondatore e leader della setta.
Makoto Hirata non è accusato di partecipazione diretta all’attacco con il gas, ma era ricercato per il rapimento e l’uccisione di Kyoshi Kariya, 68 anni, fratello di un membro della setta, una donna che aveva lasciato il gruppo. A Kariya fu somministrato una specie di “siero della verità” per spingerlo a parlare della sorella. Morì per un overdose delle droghe che gli venivano somministrate. Hirata afferma di aver condotto Kariya alla base della setta alle pendici del monte Fuji, ma di non essere coinvolto direttamente nella morte.
Aum Shinrikyo, “Suprema verità” è stata fondata nel 1984 da Asahara, insegnante di yoga quasi cieco, e mescola elementi tratti da buddismo, induismo e cristianesimo. Asahara ha dichiarato varie volte di essere una reincarnazione di Cristo, accusava la famiglia reale britannica di cospirare contro di lui, e profetizzava la fine del mondo per l’anno 1997. Nel 1995 si calcolava che la setta avesse 30mila seguaci in Giappone e 10mila in Russia. La setta disponeva di un arsenale di armi chimiche, biologiche e convenzionali nella previsione di una lotta apocalittica contro il governo, che doveva iniziare con l’attentato nella metropolitana. La setta, che è ancora operativa in Giappone e Russia sotto il nome di “Aleph”, è sotto stretta sorveglianza da parte degli organi di sicurezza.
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