Sharon blocca la sfida alla sua leadership
Tel Aviv (AsiaNews/Agenzie) Ieri sera, grazie a un centinaio di voti di scarto, il gruppo di Ariel Sharon al Likud ha respinto la mozione di Benjamin Netanyahu, che chiedeva di anticipare a novembre l'elezione del nuovo leader; la votazione ha confermato così la scadenza naturale di aprile, 6 mesi prima delle prossime elezioni politiche. Netanyahu, rivale dell'attuale premier israeliano è determinato a sostituire Sharon al più presto nella carica di capo del grande partito conservatore e del governo.
Tzahi Hanegbi, presidente del Comitato centrale del Likud, ha annunciato che un totale di 1.433 membri dell'esecutivo si sono pronunciati contro l'anticipazione delle primarie e 1.329 in favore. La partecipazione al voto è stata superiore al 91%: hanno votato 2.726 membri su un totale di 3.050.
Netanyahu, ex primo ministro, puntava a anticipare le primarie contando sull'onda dello scontento in seno al partito contro il ritiro da Gaza per battere Sharon e sostituirlo. Per il premier, invece, era importante aspettare più tempo possibile per lasciar rimarginare le ferite lasciate dal suo piano di disimpegno da Gaza.
Ieri fonti vicine a Sharon hanno annunciato che il primo ministro chiederà a Netanyahu, come leader della fronda contro di lui, di terminare la "ribellione" e impegnarsi a lavorare all'interno della coalizione.
Benjamin Netanyahu, scosso dalla vittoria del rivale, ha dichiarato oggi che la sua sconfitta è dovuta a quei delegati nel Likud che hanno ceduto a pressioni, "adescamenti" e offerte di cariche dalla fazione del primo ministro.
"Bibi" Netanyahu è conosciuto per la sua linea dura. Il commento di un lettore pubblicato sul sito web del quotidiano Haaretz dice: "Il deciso rifiuto della mozione di Netanyahu, il politico di Israele più radicalmente disonesto, è un grande sollievo. Spero solo che corra via di nuovo dai suoi amici fondamentalisti di destra negli Stati Uniti e ci lasci qui in (una relativa) pace".