Shanghai: stampa un giornale e viene condannato a 4 anni di carcere
La censura del regime sull'informazione in Cina si fa sempre più dura: un industriale multato ed imprigionato perché stampa un settimanale e "crea un serio danno al mercato".
Shanghai (AsiaNews/Scmp) La giustizia cinese ha condannato a quattro anni di carcere un uomo d'affari di Shanghai, colpevole di aver stampato e pubblicato in maniera illegale un giornale. Lo hanno riportato ieri i media statali, che secondo le nuove norme approvate da Pechino sono le uniche fonti autorizzate a dare notizie nel Paese.
La Corte popolare del nuovo distretto di Pudong ha condannato Zhu Yugui, direttore generale della Guiyi Tiancheng Culture Broadcasting Co. di Shanghai al carcere e ad una multa di quattro mila yuan [circa 400 euro ndr] per la pubblicazione del settimanale World Weekly.
Le autorità locali avevano già multato di 40 mila yuan [circa 4 mila euro ndr] la compagnia, "colpevole di aver violato le importanti leggi ed i regolamenti sulla pubblicazione e per aver portato avanti un affare illegale". La Corte ha definito l'operato di Zhu "un serio danno per il mercato" ed è per questo che "si è pronunciata a favore di una pena severa".
Lo scorso marzo la polizia di Shanghai era entrata già due volte negli uffici della compagnia di Zhu, sequestrando oltre 20 mila copie del giornale. Nonostante ciò, il manager ha continuato la stampa fino ad aprile, quando gli ispettori sono entrati una terza volta per sequestrare altre 60 mila copie.
Secondo le autorità, le copie erano impacchettate e pronte per essere spedite in altre province della Cina. Zhu è stato arrestato e dopo quattro giorni "ha confessato i suoi crimini": questi dettagli sono stati resi noti però solo il mese scorso.