06/08/2005, 00.00
CINA
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Shanghai: crescono gli scontri fra migranti

Shanghai (AsiaNews/Agenzie) – A Shanghai si registra un drastico aumento delle violenze fra lavoratori migranti. Si tratta di una tendenza nazionale che chiede una risposta da parte del governo. Nella prima metà del 2005 sono stati 27 i casi più gravi registrati, più del doppio rispetto al primo semestre del 2004, secondo quanto riportato dal giornale Wen Hui Pao.

Hu Xingdou, sociologo, ha dichiarato che l'aumento dei casi di violenze, in linea col trend di tutte le città in cui vivono lavoratori migranti, riflette il crescente disagio nelle classi più povere della popolazione urbana. Per questo, lo studioso ha chiamato in causa il governo. "È molto facile che la violenza erompa all'interno del proletariato", ha dichiarato. "Queste persone si trovano nel gradino più basso della scala sociale e sono spesso discriminate dagli altri cittadini. Ciò provoca in questi lavoratori immigrati un senso di odio nei confronti della società e una tendenza ad esprimere quest'odio con la violenza". Secondo Hu, il governo dovrebbe attuare politiche di welfare per aumentare il benessere dei lavoratori immigrati e stimolare la loro autostima.

Il portavoce di un ufficio della Procura del popolo di Shanghai dichiara che il numero dei casi è cresciuto del 237,5%, a confronto con lo stesso periodo dell'anno scorso. In quasi tutti i casi si è trattato di scontri fra bande di persone provenienti dalle stesse zone o villaggi, riunite nel tentativo di proteggere interessi comuni. "La violenza nella maggior parte dei casi scoppia all'improvviso – continua il portavoce – e si tratta soprattutto di liti per scommesse, interessi personali, abitudini di vita e anche per incomprensioni dovute a barriere linguistiche. La maggior parte dei crimini viene compiuta nei sobborghi della città". Un esempio è il caso di un lavoratore della provincia del Guangxi, Hu Yuefa, che ha accoltellato i colleghi sospettati di avergli rubato il cellulare. Nella lite sono morte 2 persone e 3 sono rimaste ferite. La violenza fra lavoratori immigrati – o nei loro confronti – è divenuto un fenomeno nazionale. In aprile a Shenyang, un immigrato del Zhejiang è stato ucciso da una guardia giurata per avere raccolto una moneta di 10 fen (0,01 euro) dal pavimento.

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