02/04/2013, 00.00
CINA
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Shanghai, torna l’incubo dell’influenza aviaria. Due morti

Nella metropoli le due vittime sono causate da un nuovo ceppo del famigerato virus H5N1, che sembra essere mutato di nuovo. Altri due casi “in gravi condizioni” dalle provincie dell’Anhui e del Jiangsu. Il governo aspetta settimane prima di dare l’annuncio e scatena le proteste della popolazione. L’Oms: “Situazione sotto controllo”.

Shanghai (AsiaNews) - L'Ufficio di sanità pubblica della metropoli di Shanghai ha ordinato a tutti gli ospedali cittadini di "monitorare e riportare" ogni caso sospetto di malattie respiratorie, dopo la morte di 2 uomini causata da un nuovo ceppo di influenza aviaria. Il virus H7N9 è un sotto-tipo del virus influenzale H5N1, che dal 2005 si manifesta in tutta l'Asia: fino a ora, però, questo tipo non si era mai trasmesso agli esseri umani.

Le due vittime avevano 87 e 27 anni; un terzo caso riguarda una donna di 35 anni della provincia dell'Anhui. Le autorità sanitarie sostengono che sia "in gravi condizioni", ma hanno comunque atteso 3 settimane prima di diramare l'allarme agli ospedali. Secondo l'Health News, giornale di Stato che ha riportato la notizia, una delle vittime era un macellaio mentre la donna "viveva a contatto con degli uccelli".

Il quarto caso è venuto invece alla luce tramite i social network. Un uomo, che secondo il profilo Weibo è il direttore amministrativo del Nanjing Drum Tower Hospital, ha pubblicato la diagnosi di una donna di 45 anni della provincia del Jiangsu che - lavorando come macellaia di polli - avrebbe contratto il virus. La donna, ricoverata, ha avuto un peggioramento il 24 marzo ed è stata ricoverata in terapia intensiva. Il 30 i medici hanno confermato la diagnosi.

Una fonte che opera nel settore dice che il governo "ha ordinato ai media e agli ufficiali sanitari di presentare un fronte unito nel rispondere al pubblico di questi casi". E lo staff dell'ospedale n°5 di Shanghai (dove si sono verificati i decessi) oggi dice di "non avere commenti" e chiede di "contattare le autorità sanitarie". Tuttavia la notizia ha preoccupato la popolazione civile: Lin Xiaoxia, casalinga, spiega che "non ci sono tante notizie, ma molti di noi ora evitano di mangiare pollame o maiali".

Tang Jingling, avvocato di Guangzhou, sostiene che il ritardo nell'annuncio sia collegato alla stabilità sociale: "Le autorità pensano sempre e solo a mantenere la stabilità sociale. E hanno pensato che, con un allarme del genere, sarebbe stato più difficile gestire la situazione. Il Partito comunista pensa più a rimanere al potere che al benessere della popolazione".

In ogni caso, per adesso la situazione sembra essere sotto controllo. Il governo di Hong Kong - piagato dall'epidemia di Sars nel 2002 e 2003 - dice di essere stato "informato per via ufficiale" dei casi, ma li ritiene "isolati". Il portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità per la Cina, Timothy O'Leary, calma i toni: "Al momento non ci sono prove di trasmissione umana, i rischi sembrano essere bassi".

 

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