Shaanxi: salgono a 166 le vittime dell'esplosione nella miniera
Pechino (AsiaNews/Agenzie) Funzionari locali hanno confermato stamane che il numero delle vittime accertate dell'esplosione in una miniera di carbone nella Cina centrale è ormai salito a 166. L'incidente di domenica scorsa nella miniera di Chenjiashan (nello Shaanxi) viene ad essere il più grave nella storia recente del paese.
Gas tossici e incendi hanno vanificato gli sforzi dei soccorritori, che da 4 giorni si battono per salvare i minatori intrappolati nella cava. Yan Mangxue, segretario del partito comunista nel villaggio di Yaoyu, luogo d'origine di 14 minatori morti nella sciagura, afferma che "l'annuncio ufficiale è stato dato questa mattina al centro di comando ad un gruppo di giornalisti: ormai non ci sono più speranze di trovare superstiti. I parenti delle vittime non sono stati ancora avvertiti; al momento non sanno ancora nulla sulla sorte dei loro congiunti".
Yan ha inoltre sottolineato che lui e gli altri segretari comunali del partito dovranno rintracciare i parenti delle vittime nelle rispettive giurisdizioni e avvertirle della morte dei loro congiunti. Al momento ci sono ancora 100 corpi privi di vita intrappolati nella miniera e "ci vorranno almeno 10 giorni prima che tutte le salme vengano estratte".
Domenica scorsa, quando si è verificata l'esplosione, c'erano 293 persone all'interno della miniera: i sopravvissuti sono 127. Nel frattempo gli inquirenti hanno accertato le circostante della tragedia: uno scoppio dovuto al gas di ritorno e l'incendio delle polveri di carbone hanno messo fuori uso tutti i sistemi di ventilazione nella cava, rendendo nulle le speranze di sopravvivenza per quanti sono rimasti intrappolati nella miniera.
Gli incidenti nelle miniere di carbone della Cina continuano: secondo una fonte governativa 13 persone sono morte e 3 risultano disperse in un'esplosione avvenuta questa mattina in una miniera di carbone nella provincia di Guizhou, nella sud del paese.
Nelle miniere di carbone cinesi, le più pericolose al mondo, ogni anno muoiono oltre 7 mila lavoratori. L'inosservanza delle norme di sicurezza e la mancanza di sistemi di ventilazione, sono le cause più comuni di incendi ed esplosioni.
Il governo centrale ha promesso più volte di interrompere la carneficina nelle miniere di carbone, ma non vi sono ancora risultati concreti. I funzionari governativi di Pechino affermano che la mancanza di fonti di energia in tutto il paese induce i proprietari delle miniere ad aumentare la produzione, aumentando il rischio di incidenti.