Seoul rimuove il bando alla ricerca sulle staminali
Un gruppo di ricercatori della capitale potrà riprendere gli studi a condizione che vengano rispettati quattro requisiti. Utilizzabili solo le uova di feti abortiti. Le ricerche interrotte tre anni fa in seguito allo scandalo che ha travolto il “falso pioniere della clonazione umana”. La Corea del Sud segue gli Stati Uniti in materia di bioetica.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il Comitato di bioetica sud-coreano ha revocato il divieto sulla ricerca delle cellule staminali umane. La decisione consentirà la ripresa dei lavori sugli embrioni umani, interrotte tre anni fa in seguito allo scandalo che ha coinvolto Hwang Woo-suk, il falso “pioniere della clonazione umana”. Il veterinario, un tempo “eroe nazionale”, è caduto in disgrazia dopo che la comunità scientifica internazionale e l’Università di Seoul hanno smascherato i risultati delle sue ricerche sulle cellule staminali embrionali, del tutto falsificati in laboratorio per dare l’impressione di essere riuscito a clonare cellule sane da malati affetti da patologie a oggi incurabili.
Il bando alla ricerca, spiegano dal Comitato di bioetica, riguarda un ospedale di Seoul (il Cha General Hospital), il quale potrà riprendere gli studi a condizione che vengano rispettati quattro requisiti: una approvazione scritta da parte dei donatori di uova (potranno essere usate solo quelle di feti abortiti); l’utilizzo di laboratori animali per ridurre al minimo l’uso di tali uova; dar vita a un comitato di controllo interno per evitare abusi e truffe; i titoli delle ricerche non devono avere riferimenti a parole o scopi che possano “alimentare false speranze”, fra cui la menzione della “cura del Parkinson”. La decisione di rimuovere il bando dovrà ricevere il nulla osta definitivo dal Ministero della sanità, ma sono poche le possibilità che venga respinta.
La Corea del Sud sembra seguire la politica dell’amministrazione americana in materia di bioetica. Fra le misure prese dal presidente Usa Barack Obama vi è infatti la decisione di riprendere i finanziamenti alla ricerca sulle cellule umane, con uno stanziamento di miliardi di dollari. “La decisione aiuterà a far ripartire la ricerca” afferma Chung Hyung-Min; lo scienziato ricorda però che tali studi “sono stati fatti da scienziati inglesi e di altri Paese” ma sinora “non vi sono stati successi”.
La ricerca sulle cellule staminali degli embrioni ha scatenato in tutto il mondo accesi dibattiti, che coinvolgono l’etica, la scienza e il diritto alla vita a qualunque stadio. Ferma la posizione della Chiesa cattolica in materia, che ha sempre ribadito di considerare gli embrioni come un essere umano a tutti gli effetti. Nel maggio del 2008 i vescovi avevano condannato con forza le revisioni approvate dal Parlamento alla Legge sulla bioetica, che permettono il “rimborso delle spese” per coloro che accettano di partecipare agli esperimenti sulla clonazione.
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