Seoul pronta a vietare la donazione di ovuli umani
Dopo gli scandali provocati dalle false ricerche del “pioniere” della clonazione, la Commissione nazionale per la bioetica prepara una legge che vieta la donazione di ovuli per la ricerca scientifica. Ancora dubbi sulla donazione degli ovuli “extra”.
Seoul (AsiaNews) – Il governo sudcoreano è pronto a bandire la donazione di ovuli umani, apparentemente per cercare di far dimenticare lo scandalo mondiale causato dalle (false) ricerche sulle cellule staminali embrionali del prof. Hwang Woo-suk.
La Commissione nazionale per la bioetica si riunirà il prossimo 6 febbraio per preparare la bozza di legge che vieta alle donne la donazione di ovuli per la ricerca scientifica. Lo conferma il capo della Commissione, il prof. Cho Han-ik, che spiega: “Cercheremo di finalizzare la bozza già nel nostro primo incontro. La maggior parte dei membri della Commissione è contraria alle donazioni di ovuli per scopi scientifici e vuole proporre il prima possibile al governo un testo di legge su questo tema”.
Rimane ancora poco chiaro se verrà proibita o meno anche la donazione degli ovuli “extra”, che il più delle volte vengono estratti per l’inseminazione artificiale. Per questo, aggiunge Cho, “la Commissione ha bisogno di più tempo. In ogni caso, qualunque decisione voglia prendere sull’argomento sarà oggetto di una legge diversa”.
Al momento, in Corea del Sud è consentita la donazione di ovuli ma ne è proibito il commercio. Il cambiamento di tendenza prospettato dalla nuova normativa, può essere fatto risalire agli esperimenti del “pioniere” della clonazione umana, Hwang Woo-suk, che ha ammesso di aver stimolato l’utero delle donatrici per ottenere più ovuli, che inoltre sarebbero poi stati comprati.
Alcune di queste “volontarie” hanno inoltre subito gravi danni dalla stimolazione, ed hanno accusato il ricercatore di non averle mai informate dei rischi correlati all’operazione.
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