Seoul invia cibo a Pyongyang, fra le proteste dei suoi abitanti
La Corea del Sud viene duramente contestata dai suoi cittadini, Washington e Tokyo, per il suo atteggiamento nei confronti del regime di Kim Jong Il.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Il governo di Seoul ha completato l'invio di aiuti umanitari verso la Corea del Nord. Sono state inviate le ultime 6,5 mila tonnellate di cereali verso il porto di Nampo, ad ovest del paese.
Nel 2004 la Corea del Sud si era impegnata con le Nazioni Unite per un invio complessivo di 100 mila tonnellate di cibo, completato da quest'ultimo carico.
Seoul continua a mantenere toni morbidi con la Nordcorea, nonostante le tensioni internazionali derivate dall'abbandono dei dialoghi a sei sul disarmo nucleare da parte di Pyongyang. Un rappresentante di Seoul ha dichiarato ieri: "La Corea del Sud rimane coinvolta e continua ad offrire assistenza umanitaria al Nord, nel desiderio di promuovere la cooperazione fra i 2 stati".
Non sono dello stesso avviso alcuni gruppi di attivisti per i diritti umani, che ieri hanno dimostrato a Seoul per spronare il governo ad aprire gli occhi sul regime di Kim Jong Il. I dimostranti hanno bruciato bandiere nordcoreane e gridato slogan contro il governo, spingendolo alla cessazione degli aiuti umanitari.
Anche Giappone e Stati Uniti vogliono un atteggiamento più deciso da parte della Corea del Sud, che però ha detto di voler mantenere un approccio "calmo" alla questione nucleare e "sensibile" verso i problemi umanitari.
La Corea del Nord conta sugli aiuti stranieri per sfamare circa 24 milioni dei suoi abitanti. Secondo l'Onu nel paese mancano ancora 500 mila tonnellate di cibo pari a 202 milioni di dollari americani per sfamare 6,5 milioni di nordcoreani, soprattutto bambini, donne e anziani. Gerald Bourke, rappresentante dell'agenzia in Corea del Nord, ha detto che il Paese è ancora molto al di sotto del quantitativo minimo di cibo necessario per un anno per sfamare la popolazione. E ciò nonostante Pyongyang abbia ridotto le razioni di cibo a 250 grammi giornalieri: la metà esatta del fabbisogno umano.