Seoul e Tokyo bloccheranno gli aiuti se Pyongyang procede col test nucleare
La Corea del sud mette in discussione tutti i rapporti con il Nord, anche quelli militari. Il timore è che tutta la regione venga a soffrire di un'escalation nucleare.
Seoul (AsiaNews) Il presidente sudcoreano e il ministro dell'unificazione minacciano di bloccare gli aiuti economici se la Nordcorea eseguirà il test nucleare minacciato giorni fa da Pyongyang. L'annuncio dell'esperimento al Nord rischia di mettere in crisi la politica del "sole splendente" del presidente Roh, che ha cercato di coinvolgere Pyongyang in un dialogo offrendo aiuti economici e d alimentari. A Seoul vi sono manifestazioni di piazza che chiedono la caduta di Kim Jong Il, mentre i partiti di opposizione si domandano perché "bisogna ancora aiutare la Corea del Nord". Molti parlamentari vogliono si interrompa il flusso degli aiuti e anche i dialogo fra i vertici militari delle due Coree.
Dopo una riunione di emergenza fra l'Assemblea nazionale, il Ministero dell'unificazione e quello della Difesa, anche il presidente Roh Moo-hyun ha affermato che la risposta a Pyongyang sarà "risoluta e fredda". Lee Jong-seok, ministro dell'Unificazione ha detto che se vi sarà il test, egli bloccherà gli aiuti economici alla Corea del Nord.
Tutta la regione dell'estremo oriente è scossa in profondità dopo l'annuncio della Nordcorea di dare il via a un nuovo test nucleare. Secondo Yu Myung-hwan, vice-ministro degli esteri di Seoul, l'escalation nordcoreana potrebbe spingere il Giappone e altri paesi dell'area ad adottare armi atomiche. "Questo ha detto al parlamento potrebbe spingere la Cina e la Russia a fare delle contromosse, portando a una trasformazione dell'equilibrio del potere nell'Asia del Nord-est".
Il governo giapponese ha annunciato che, se la Corea del Nord osa procedere con i test nucleari, Tokyo studierà possibili sanzioni economiche, fino all'embargo contro navi nordcoreane.
La Cina, che possiede leve economiche per far ragionare Pyongyang, preferisce per ora esortare tutti alla calma.
Intanto, il giornale Chosun Ilbo fa notare che il leader nordcoreano Kim Jong Il non appare in pubblico da almeno 20 giorni, spingendo molti analisti a pensare che egli si prepari al test nucleare. Il giornale fa notare che Il "caro leader", nei momenti di tensione internazionali tende sempre a scomparire dalla scena. Ciò è avvenuto nel '98, quando la Nord Corea lanciò un missile nei cieli giapponesi; nel 2003, quando il Paese si è ritirato dal Trattato di non proliferazione; nel luglio scorso con i test missilistici. Pyongyang non ha precisato ancora la data dell'imminente test nucleare.