Seoul, scontro fra maggioranza e opposizione sulle politiche ambientali
di Theresa Kim Hwa-young
L’amministrazione Lee lancia il “Progetto di ripristino dei Quattro fiumi”, per un investimento di 13 miliardi di euro. Esso intende migliorare l’ecosistema, promuovere il turismo, risolvere i problemi legati ad alluvioni e siccità. Il Democrat Party denuncia un conflitto di interesse, una politica “dittatoriale” e uno spreco di risorse.
Seoul (AsiaNews) – È scontro politico fra maggioranza e opposizione in Corea del Sud sul miliardario “Progetto di ripristino dei Quattro fiumi”. La minoranza lo bolla come il peggior programma di ingegneria civile, promosso in modo “dittatoriale” e lancia una campagna nazionale per la sospensione. L’amministrazione del presidente Lee Myung-bak difende la scelta, spiegando che esso permetterà un minore spreco di risorse idriche e migliorerà la qualità delle acque.
Il “Progetto di ripristino dei Quattro fiumi” intende risolvere i problemi legati alle alluvioni, alternate a periodi di siccità; ripristinare l’ecosistema ambientale, creare nuovi posti di lavoro e rafforzare la “politica verde” del governo. Esso prevede la realizzazione di bonifiche, costruzione di nuovi argini, piccole dighe, percorsi ciclabili e promuovere il turismo nelle aree interessate.
Chung sye-kyun, presidente del Democrat Party (Dp), stigmatizza il comportamento della maggioranza, che opera in modo “dittatoriale” e “unilaterale”. Sotto accusa anche il budget di 23 mila miliardi di won (poco più di 13 miliardi di euro), giudicato oneroso e inutile; secondo l’opposizione sono sufficienti 1000 miliardi di won (circa 570 milioni di euro) per migliorare la qualità delle acque.
Woo Wi-yeong, portavoce del Dp, definisce il “Progetto di ripristino dei Quattro fiumi” una “truffa”, sostenuta con la forza dalla maggioranza senza tenere conto dell’opinione delle opposizioni. Park Ju-seon, deputato del Dp, aggiunge che esso viola la legge sulla finanza nazionale, la legge sui fiumi, le leggi di base sulle politiche ambientali e la normativa sulle risorse idriche. Essi denunciano infine un conflitto di interessi: Lee Myung-bak – soprannominato “bulldozer” – ha un trascorso come alto dirigente nel settore delle costruzioni e, in passato, ha promosso la costruzione di un canale che attraversi il Paese.
La maggioranza fa quadrato e difende il progetto voluto con forza dall’amministrazione Lee. Ieri il governo ha stanziato 19 miliardi di won (poco più di 10 milioni di euro) per dragare i quattro principali fiumi interessati dal progetto: Han, Nakdong, Geum e Yeongsan. Verranno innalzati nuovi argini e costruite piccole dighe, lungo i 3200 km di percorso.
Il premier Chung Un-chan aggiunge che il progetto triennale comporterà un minore spreco delle risorse idriche, migliorerà la qualità delle acque e darà un nuovo impulso all’economia delle province locali, creando migliaia di nuovi posti di lavoro. La fine dei lavori è prevista per il 2012, i fiumi verranno aperti alla navigazione, al turismo e verrà migliorato il sistema di controllo degli straripamenti.
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