Seoul, riparte la ricerca sugli embrioni umani
Con 12 voti favorevoli ed otto contrari, la Commissione nazionale per la Bioetica ha dato l’ok alla ripresa degli esperimenti cellulari sulle staminali dell’embrione. Proibiti l’acquisto e la donazione di ovuli.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il governo sudcoreano ha deciso di permettere la ricerca sugli embrioni umani clonati. La nuova legge entrerà in vigore dal prossimo anno, nonostante lo stesso governo avesse imposto un bando di due anni sulla ricerca cellulare dopo lo scandalo provocato dalle false ricerche del “pioniere della clonazione”, Hwang Woo-suk.
La Commissione nazionale per la Bioetica ha deciso infatti ieri di inserire l’uso e la ricerca di cellule staminali embrionali all’interno della nuova legge sull’etica della ricerca. La Commissione si è pronunciata con 12 voti a favore su 20 membri.
In ogni caso, saranno proibiti gli esperimenti condotti su ovuli umani non clonati, dato che rimane in vigore il bando sull’acquisto e la donazione degli stessi. Saranno disponibili solo quegli ovuli asportati in seguito a normali esami clinici.
Secondo il testo, inoltre, il ministero per la Salute dovrà legiferare sulle cliniche private e su quelle in grado di condurre tali esperimenti.
Yang Byung-guk, direttore di un dipartimento ministeriale, spiega che “la decisione è stata cercata da molti di noi. E’ importante che, dopo le dovute revisioni, riprenda la ricerca cellulare”.
Seoul aveva interrotto ogni tipo di esperimenti sulle cellule umane dopo lo scandalo provocato da dott. Hwang Woo-suk, che aveva dichiarato di aver clonato con successo delle cellule staminali embrionali.
Dopo un esame dei suoi esperimenti, la comunità scientifica internazionale li ha dichiarati falsi ed ha distrutto la reputazione dell’uomo e della nazione, che lo aveva incensato come un eroe nazionale. Inoltre, nel corso del processo penale a suo carico, era emerso che gli ovuli usati per la ricerca erano stati acquistati, e non derivavano da donazioni spontanee.
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