Senza incidenti la manifestazione anti-governativa a Beirut
Ufficialmente motivata dall'opposizione ai contratti a tempo determinato. In 400mila per gli organizzatori, la metà per la polizia.
Beirut (AsiaNews) Erano 400mila per gli organizzatori, la metà per le forze dell'ordine, i manifestanti che, con il pretesto del progetto dei "contratti d'impiego a tempo determinato", peraltro già ritirato dall'ordine del giorno dell'odierna riunione del governo, hanno preso parte alla manifestazione di ieri a Beirut, contro il governo di Fouad Siniora.
C'erano sciiti di Hezbollah guidati dal vice-segretario generale del partito, Nahim Kassem, e di Amal, con Ali Hassan Khalil, insieme con i cristiani di Michel Aoun e del movimento "Al Maradah" dell'ex-ministro dell'interno, Souleiman Frangieh, accanto ad esponenti sindacali. Il "Daily Star" l'ha definita "la marcia degli anti-riforme", mentre "L'Orient Le Jour" ne sottolinea in modo particolare la comune caratterizzazione filosiriana.
In un messaggio via telefono (per ragioni di sicurezza), il generale Aoun ha criticato la politica del governo che "ha impoverito il popolo e sta svuotando il Paese dalle forze vive, che sono i giovani" ed ha chiesto nuove elezioni ed un nuovo governo. Aoun ha anche riaffermato la sua alleanza con il Partito di Dio ed ha duramente contestato il leader druso Walid Joumblatt e il capo delle Forze libanesi, Samir Geagea.
Il ministro dell'interno ad-interim, Ahmad Fatfat, della Corrente il futuro, guidata dal deputato Saad Hariri ha sottolineato gli sforzi esercitati dalle forze di sicurezza, che hanno potuto controllare la situazione in maniera perfetta, senza registrare alcun incidente.
Il ministro Fatfat ha inoltre criticato le ultime affermazioni del partito di Dio, espresse dal capo del gruppo parlamentari di Hezbolah, il deputato Mohammad Raad, sottolineando la contraddizione tra il fatto di essere membro nel governo (il ministro Mouhammad Fneisch) e lanciare critiche contro lo stesso governo.