Scoperte sette piante indiane che producono l’agente del Tamiflu, contro l’influenza suina
Mumbai (AsiaNews) – Le foglie di alcune piante che crescono sui Monti occidentali dell’India (Western Gaths) contengono il principale agente del Tamiflu, il farmaco usato contro le influenze e contro quella suina in particolare. Data l’enorme richiesta di Tamiflu, in seguito all’epidemia di H1N1, alcuni scienziati indiani hanno cominciato degli esperimenti per la produzione industriale del principio anti-influenzale.
La scoperta risale ad alcuni mesi fa. Esaminando circa 120 specie di piante sui Monti occidentali, gli scienziati dell’Università di Scienze Agricole di Bangalore hanno trovato sette specie da cui si può estrarre una buona quantità di acido shikimico, l’ingrediente principale del Tamiflu. Il nome di quell’acido deriva dal nome giapponese shikimi, l’anice stellato da cui l’acido è stato estratto per la prima volta.
La scorsa settimana il gruppo di scienziati, in collaborazione con un’industria, hanno iniziato a a produrlo in maniera commerciale per vedere se la qualità e la quantità dell’acido shikimico che si ottiene dalle foglie di queste piante è economicamente competitivo con quello prodotto in Cina.
Attualmente il bisogno di questo acido è coperto dalla Cina che lo estrae dai frutti dell’anice stellato cinese. Ma questa pianta inpiega 6 anni per produrre i frutti, mentre il metodo indiano di produrre l’acido dalle foglie sembra più veloce. Il frutto della pianta dell’anice cinese contiene il 5% di acido. Gli scienziati indiani hanno ottenuto il 5,02% di acido dalle foglie di una pianta che si chiama Araucaria Excelsa e da altre sei specie di piante.
Il vantaggio della recente scoperta sorgente indiana è pure che le sette piante possono essere coltivate fuori dalla foresta. Quindi non c’è pericolo di estinzione delle specie, anche se usate in larga scala.
Il ricercatore principale, il Dr Ramanam Uma Shaanker ha detto che tutte e sette le piante sono state scoperte nella foresta, esse possono essere coltivate anche fuori della foresta. Un industriale ha ricevuto dall’università 100 kg di materiale greggio e comincerà l’esperimento di produzione commerciale, nella speranza che la qualità dell’acido prodotto sia almeno uguale a quello cinese e magari più economico.
Un fonte alternativa del prodotto farà scendere il prezzo del medicinale ed assicurerà una produzione costante. A causa della diffusione della pandemia di H1N1, la richiesta di Tamiflu è aumentata in modo enorme. I Monti occidentali dell’India che rappresentano uno dei dieci posti famosi per la varietà di piante, potranno dare una risposta alla crescente richiesta mondiale di Tamiflu.