Scoperta nel Gujarat un’organizzazione per il recupero di materiale medico usato
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Nel Gujarat esiste una vera organizzazione per riciclare materiali e apparecchi medici usati, avviati alla distruzione. Questo mercato nero è emerso dopo che ci sono stati 56 morti e oltre 100 malati per epatite B, contratta per l’uso di materiale sanitario infetto.
Oltre 300 tonnellate di materiale sanitario di scarto sono state trovate in pochi giorni in ospedali privati, laboratori e centri medici nel distretto di Modasa. Siringhe e aghi usati, bottiglie di soluzione salina, attrezzature per fleboclisi, persino boccette vuote di medicinali e altre strumentazioni erano stati lavati e confezionati in pacchi per essere venduti. Anche nella capitale Ahmedabad sono stati trovati interi magazzini di materiale di riciclo.
Ora le indagini puntano su quattro ditte di Narol e di Isanpur che sono tra le 26 incaricate di smaltire i rifiuti sanitari.
Jaynarayan Vyas, ministro del Gujarat alla Sanità, ha detto che almeno 20 medici sono stati arrestai per avere usato o acquistato tale materiale. Due di loro, padre e figlio, sono accusati di omicidio colposo per avere trasmesso l’epatite usando la stessa siringa per più pazienti.
Ma c’è polemica, perché si ritiene che il fenomeno duri da anni ed è emerso solo dopo la morte di decine di persone, che hanno preso l’epatite proprio da medici e ospedali.
Sotto accusa è anche la mancanza di leggi specifiche e di adeguata informazione del pericolo: una recente indagine dell’Indian Clinical Epidemiology Network ha stimato che oltre il 30% degli aghi sono usati più volte.