Scontro tra il Tamil Nadu e Delhi sulla lingua ufficiale
Il governo centrale vorrebbe imporre l'uso dell'hindi negli istituti di studi superiori. Ma l'Assemblea legislativa locale insorge in difesa del tamil: "Tentativi impraticabili e divisivi, inaccettabili per qualsiasi Stato che rispetti e valorizzi la propria lingua madre".
Chennai (AsiaNews) - L'Assemblea legislativa del Tamil Nadu ha adottato una risoluzione contro “l'imposizione dell'hindi” da parte del governo dell'Unione indiana. Il documento esorta il governo di New Delhi a non attuare alcune raccomandazioni della Commissione parlamentare sulla lingua ufficiale presentate al presidente Droupadi Murmu il 9 settembre.
La Commissione, presieduta dal Ministro degli Interni Amit Shah, aveva espresso l’auspicio che negli istituti di istruzione superiore, come l'Indian Institute of Technology, sia adottato l'hindi come lingua principale affiancato dall'inglese come lingua facoltativa. La risoluzione sostiene che queste raccomandazioni siano "contro le lingue statali, compreso il tamil, e anche contro l'interesse delle persone che parlano queste lingue".
In Tamil Nadu vige la politica delle due lingue - approvata nel 1968 dal partito locale Dravida Munnetra Kazhagam - che afferma che solo il tamil e l'inglese debbono essere insegnati nelle scuole dello Stato. AI momento della votazione sulla risoluzione i deputati del Bharatiya Janata Party - il partito del premier indiano Narendra Modi - hanno abbandonato l'aula dell'Assemblea.
Il capo del governo locale M.K. Stalin aveva scritto qualche giorno fa a Modi definendo i tentativi del governo centrale di imporre l'hindi come impraticabili e divisivi. “Queste raccomandazioni – sostiene - non sono accettabili non solo per il Tamil Nadu, ma anche per qualsiasi Stato che rispetti e valorizzi la propria lingua madre". Stalin ha aggiunto che tutte le lingue regionali, compreso il tamil, dovrebbero essere trattate allo stesso modo in India e che dovrebbe essere loro riconosciuto lo status di lingua ufficiale del governo dell'Unione.
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