Scontro a fuoco al confine, sale la tensione tra le Coree
Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Non ci sono stati feriti nello scontro a fuoco avvenuto poche ore fa nella zona demilitarizzata al confine tra le due Coree. Stando a quanto confermato dal Capo di Stato maggiore di Seoul, alcuni militari nordcoreani hanno esploso due colpi di arma da fuoco verso la Corea del Sud e i soldati sudcoreani hanno risposto al fuoco. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un incidente o di una provocazione intenzionale.
Lo scontro a fuoco è avvenuto poche ore dopo che Pyongyang aveva minacciato ritorsioni contro la Corea del Sud per il suo rifiuto di riprendere i negoziati militari, interrotti lo scorso settembre. L’interruzione venne motivata con la richiesta da parte di Seoul di scuse ufficiali del regime del Nord per l’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan, avvenuto lo scorso marzo. Nell’esplosione in mare morirono 46 marinai del Sud.
Nel frattempo, il leader del Sud ha invitato la Corea del Nord a “emulare il modello economico cinese”. Lee Myung-Bak, parlando con il Financial Times, ha sottolineato che “solo una comune prosperità e la pace possano portare un giorno alla riunificazione delle due Coree”.
“Vorrei veramente che il presidente Kim Jong-il guardasse di più alla Cina, la Cina di oggi, per rendersi conto di quanta prosperità porta al Paese l’apertura al mondo”, ha aggiunto. La maggioranza dei sudcoreani appoggia la riunificazione del Paese, ma in tanti temono gli eventuali costi per la ricostruzione della Corea del Nord, stimata da Seoul in circa 1.000 miliardi di dollari.
Sul fronte della pace, Lee ha detto di considerare Pyongyang una forza “belligerante” dopo l’affondamento della corvetta sudcoreana: “La Corea del Nord cambierà - ha concluso Lee - anche se in modo molto lento”.
27/02/2017 08:58
24/02/2017 08:40