Scontri al confine fra Cambogia e Thailandia. Bangkok cancella un tentativo di dialogo
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Questa mattina si sono riaccesi gli scontri fra l’esercito cambogiano e quello thailandese, in un conflitto che dalla scorsa settimana ad oggi ha provocato 14 vittime. I combattimenti sono ripresi alle 5 ora locale e sono proseguiti per varie ore, con scambio di tiri di artiglieria pesante nella zona di confine vicino ai templi di Ta Moan e di Ta Krabey. Un portavoce thailandese ha lamentato la morte dell’abitante di un villaggio ieri, durante uno scambio di colpi di razzo.
Cambogia e Thailandia si accusano reciprocamente di aver iniziato le ostilità. La Thailandia ha cancellato un programma di incontri a livello ministeriale per risolvere la disputa. Il col. Sunsern Kaewkumnerd, portavoce dell'esercito, ha dichiarato che il suo Paese ha deciso “la notte scorsa di cancellare il viaggio del gen Parwit (ministro della Difesa. n.d.r.) a Phnom Penh". Il motivo: alcuni media cambogiani hanno affermato che la Thailandia era pronta a negoziare un cessate il fuoco e aveva ammesso "di essere stata sconfitta e di aver subito perdite”.
Alcune zone del confine fra Thailandia e Cambogia non sono chiaramente definite, e sono causa di tensione e di scontri sporadici, spesso legati a momenti tesi nella politica interna dei due Paesi. Tre anni fa ci sono stati scontri al confine mentre in Cambogia si preparavano le elezioni. Nelle prossime settimane il governo thailandese annuncerà una nuova tornata elettorale.
I punti di conflitto sono i due templi già citati, nella giungla, in una zona reclamata da entrambe le parti, e un altro tempio, a circa 160 km di distanza, Preah Vihear. Migliaia di abitanti dei villaggi hanno abbandonato le loro case. Un tentativo di mediazione compiuto dal presidente dell’Asean, il ministro degli esteri indonesiano Marty Natalegawa, non è andato a buon fine per l’opposizione della Thailandia. Il progetto prevede la presenza di una forza di interposizione indonesiana sul confine.