Scienziati dell'OMS indagano sui nuovi sintomi di Sars
Guangzhou (AsiaNews/agenzie) Un gruppo di scienziati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è giunto a Pechino per compiere ulteriori accertamenti sui nuovi casi sospetti di Sars. L'OMS vuole inviare i risultati degli accertamenti anche all'estero per verifiche internazionali supplementari.
L'allarme Sars è tornato nuovamente alla ribalta con il sospetto contagio di un giornalista di Panyu (Guangdong), che dal 20 dicembre scorso è in isolamento nell'ospedale di Guangzhou (N. 8 People's Hospital). Feng Shaoming, portavoce del Centro per il Controllo delle Malattie Infettive del Guangdong, ha reso noto nel frattempo che altre 42 persone, entrate in contatto con il giornalista, sono state messe in quarantena.
Rappresentanti del Ministero della Sanità hanno detto che il giornalista, identificato solo con il cognome Luo, ricoverato con febbre molto alta e polmonite al polmone destro, è attualmente in condizioni stabili e da 5 giorni non ha più febbre. Secondo il China Daily nessuna delle 42 persone in quarantena presenta sintomi della malattia. Fra di essi vi sono 32 medici e infermiere.
Le autorità cinesi hanno incrementato le misure di sicurezza in tutto il territorio; i viaggiatori devono compilare una dichiarazione sul loro stato di salute e sottoporsi al controllo della temperatura corporea. Sabato scorso, su 530 mila persone fermate, 44 sono risultate malate o con segni di febbre. Misure di sicurezza sono state prese anche in tutti gli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie del paese; i viaggiatori sospettati di contagio saranno mandati negli ospedali più vicini per ulteriori accertamenti e, se è il caso, posti in quarantena. Per il momento non è stato riscontrato alcun contagio.
Lo scorso anno la prima ondata di Sars, sviluppatasi nella provincia sud di Guangdong, ha infettato nella sola Cina circa 5.327 persone e provocato 349 morti. Nel mondo la malattia ha provocato circa 800 morti e 8 mila infetti. (MS)