Scarcerata Martha Bibi, cristiana accusata senza prove di blasfemia
di Qaiser Felix
Fazal-e-Miran, giudice della Corte Suprema di Lahore, ha ordinato il rilascio su cauzione della donna. Fisicamente molto provata, non ha mai smesso di ringraziare Dio per aver fatto trionfare la giustizia. Attivisti tornano a chiedere l’abolizione della legge sulla blasfemia.
Kasur (AsiaNews) - Martha Bibi, cristiana accusata senza prove di blasfemia, è stata rilasciata su cauzione il 3 maggio scorso. Fazal-e-Miran, giudice della Corte Suprema di Lahore, ne ha ordinato la scarcerazione, previo pagamento di una somma pari a 100mila rupie (circa 1.500 euro).
Secondo gli avvocati dell’All Pakistan Minorities Alliance (Apma), associazione che ne ha seguito il caso per tutta la durata, la donna (40 anni) è “fisicamente molto provata, ma con la gioia di essere sopravvissuta. Non ha mai smesso di ringraziare Dio per aver permesso alla giustizia di trionfare”.
Martha Bibi, che viveva nel villaggio di Kot Nanak Singh, è stata accusata il 22 gennaio scorso di avere fatto osservazioni dispregiative contro il Corano e di avere "abusato del sacro nome del profeta Maometto". Per questo, è stata accusata secondo l’art. 295 C del Codice penale pakistano - la famigerata “legge contro la blasfemia” - che prevede pene molto pesanti (fino alla condanna a morte) per chi offende il Profeta o i testi sacri dell’islam.
In realtà, secondo alcuni testimoni locali, le accuse sono state presentate da alcuni appaltatori musulmani che non volevano pagare i materiali forniti ad un cantiere dalla Bibi e dal marito, muratore.
Il presidente dell’Apma, Shahbaz Bhatti (con la Bibi nella foto), commenta ad AsiaNews: “Questo caso, e la sentenza di scarcerazione, dimostrano una volta di più che la legge sulla blasfemia serve solo a risolvere dispute personali, sempre a danno delle minoranze. Per questo va abolita del tutto”.
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