Santa Sede: Palestina ed Israele, una pace giusta fra Stati liberi e sovrani
In occasione della Conferenza Internazionale convocata dal Comitato delle Nazioni Unite per l’esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese, mons. Parolin – rappresentante pontificio – riafferma il diritto alla pace ed alla sicurezza dei due popoli e sottolinea l’importanza del contributo cristiano per il raggiungimento dello scopo.
Roma (AsiaNews) – Palestina ed Israele “hanno il diritto di vivere in pace all’interno di Stati riconosciuti e sovrani”. Allo stesso tempo, il contributo della comunità cristiana per la pace nella regione “è vitale ed attivo, e soprattutto mira a rispondere in maniera costruttiva ai bisogni urgenti delle rispettive società e della regione intera”.
E’ questo il senso dell’intervento del sottosegretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato vaticana, mons. Pietro Parolin, che ha portato il saluto della Santa Sede ai partecipanti alla Conferenza Internazionale che, convocata dal Comitato delle Nazioni Unite per l’esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese, si è tenuta a Roma, alla sede della Fao, il 22 e 23 marzo scorso.
Secondo mons. Parolin, è “sicuramente positivo” che il nuovo governo di unità nazionale palestinese “sia il prodotto di un compromesso fra le principali forze politiche di quel Paese, che ha posto fine a diversi mesi discontri armati”. Inoltre, “la comunità internazionale spera che questo possa essere un interlocutore autorevole e di cui aver fiducia, in grado di condurre il suo popolo con responsabilità e realismo alla conclusione di una giusta pace con Israele, che ha il diritto di vivere in pace nel proprio Stato, libero, indipendente e sovrano”.
La Santa Sede, ricorda il rappresentante pontificio, “ha sempre seguito con attenzione particolare gli eventi degli ultimi anni: migliaia di cattolici vivono in queste terre, che a noi piace chiamare Terra Santa, dato che preserva la vivente memoria degli eventi che hanno segnato la nostra storia di salvezza. Come noi, milioni di cristiani di tutto il mondo guardano a questa regione, che sperano di poter un giorno visitare in pellegrinaggio”.
E’ questo l’obiettivo, riprende mons. Parolin, a cui guardava la lettera che poco tempo fa il Papa ha indirizzato ai cristiani della regione. Essa “contiene raccomandazioni molto utili, come il giusto spirito con cui si devono intraprendere i colloqui fra israeliani e palestinesi se si vuole raggiungere una giusta pace”.
In conclusione, la Santa Sede “saluta ed augura il successo a questa conferenza. E’ una ferma convinzione che le diverse confessioni presenti in Terra Santa possano dare un contributo decisivo a rilanciare i colloqui di pace, lavorando per promuovere fra i protagonisti di questo dialogo sentimenti di giustizia e fratellanza”.
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