San Suu Kyi nega di aver parlato di “alleggerimento” delle sanzioni contro la giunta

Il legale della Nobel per la pace rettifica quanto affermato dal senatore Usa Jim Webb. La “Signora” non è responsabile delle sanzioni verso il regime militare e non può decidere in merito a una revoca. Appello della leader dell’opposizione perché la dittatura apra al “dialogo interno”.

Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Aung San Suu Kyi non ha mai parlato di “alleggerimento” delle sanzioni contro la giunta militare birmana, perché “non è nella posizione per decidere” in materia. È quanto affermato oggi da Nyan Win, avvocato della Nobel per la pace ed esponente di primo piano della Lega nazionale per la democrazia (Nld), che rettifica quanto detto ieri dal senatore Usa Jim Webb.

In un incontro con la stampa, Webb aveva dichiarato che “pur non volendo correre il rischio di fraintendere le sue opinioni”, la leader dell’opposizione non è “contraria a un alleggerimento di alcune sanzioni”. Il senatore Usa, peraltro, si è sempre mostrato critico verso l’embargo economico-commerciale imposto da Stati Uniti e Unione Europea nei confronti della dittatura al potere in Myanmar.

Oggi arriva la precisazione di Aung San Suu Kyi, attraverso il suo legale. “La Signora – ha dichiarato Nyan Win in un’intervista al sito dissidente The Irrawaddy – ha ribadito la necessità per il regime birmano di interagire per prima cosa ‘all’interno del Paese’. E ha aggiunto che solo quando questo accadrà, allora ‘il Myanmar beneficerà di relazioni all’interno della comunità internazionale’”.

Ieri pomeriggio Nyan Win ha incontrato per circa un’ora la Nobel per la pace e conferma che “[Aung San Suu Kyi] non ha discusso la questione [delle sanzioni] con nessuno di recente”. Il legale conclude che la posizione della leader dell’opposizione è ancora quella precisata in un comunicato stampa diffuso nel 2007: “Suu Kyi ha detto che non è la persona responsabile delle sanzioni emanate contro il regime birmano, e non è quindi nella posizione per ritirarle”.