Sale la tensione a Poso, la polizia spara su civili armati
di Benteng Reges
In seguito alle stretta sul terrorismo, aumentano nella zona attentati e scontri tra agenti ed estremisti islamici: uccisi oggi un poliziotto e 9 persone. Il capo della polizia provinciale avverte: se armati, apriremo il fuoco anche sui civili.
Poso (AsiaNews) – Si intensificano le operazioni anti-terrorismo a Poso, provincia indonesiana di Sulawesi centrali, teatro di crescenti violenze tra polizia ed estremisti islamici. Stamattina, in una sparatoria nella zona a maggioranza musulmana di Tanah Runtuh, sono morti 9 civili e un agente. Lo ha riferito il portavoce della polizia, ispettore generale Sisno Adi Winoto, durante una conferenza stampa. Egli ha poi aggiunto che altri tre poliziotti sono rimasti feriti.
La polizia indonesiana è impegnata da settimane nella ricerca di terroristi coinvolti negli scontri interreligiosi che sporadicamente continuano a colpire la provincia di Sulawesi. Poso e i suoi dintorni sono stati teatro di violenze tra cristiani e musulmani, che dal 1999 al 2001 hanno fatto oltre mille vittime e migliaia di profughi. Nell’operazione di oggi, durata tre ore, la polizia ha arrestato 18 presunti militanti islamici e sequestrato un considerevole numero di bombe e armi di vario genere. Dopo gli scontri di oggi, che secondo alcuni residenti si sono verificati in più di una zona della città, scuole, uffici e negozi sono rimasti chiusi.
Poso ha registrato un’escalation di violenze da quando lo scorso 11 gennaio le forze di sicurezza hanno ucciso uno dei leader della cosiddetta Jemaah Islamiyah (JI) afghana, Rian, conosciuto anche come Santoso. La JI è un network terrorista, che si ritiene legato ad al-Qaeda. Tra il 19 e il 20 gennaio una serie di attacchi dinamitardi hanno scosso la città, colpendo anche una chiesa ma senza causare vittime. In risposta il capo della polizia di Sulawesi centrale ha avvertito che i suoi uomini non esiteranno a sparare contro civili armati.
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