Sale a 11 morti e cinque dispersi il bilancio del tifone Roke in Giappone
Resta alta l’allerta nel Paese per possibili alluvioni o smottamenti, causati dalle forti piogge. L’agenzia meteo nipponica vigila sul livello dei fiumi e la solidità dei terreni. Il passaggio di Roke a Fukushima non avrebbe causato danni alla centrale nucleare teatro dell’incidente nel marzo scorso. Evacuate oltre un milione di persone.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – È salito a 11 il bilancio ufficiale delle vittime del tifone Roke in Giappone, mentre cinque persone risultano al momento ancora disperse. Lo riferisce l’agenzia nipponica Kyodo News, secondo cui cresce l’allerta per possibili alluvioni e smottamenti in molte aree segnate dalla caduta di forti piogge. L’Agenzia meteorologica giapponese mantiene alto il livello di allarme, mettendo sotto controllo terreni e fiumi per prevenire nuovi disastri; il Giappone è una nazione ancora segnata dal terremoto e dal successivo tsunami dell’11 marzo scorso, che hanno causato l’incidente all’impianto nucleare di Fukushima, nel nord-est del Paese.
Ieri Roke – il 15mo tifone abbattutosi quest’anno sul Paese del Sol Levante – si è diretto verso nord-est, fino a lambire l’isola settentrionale di Hokkaido. Gli esperti hanno continuato a controllare con attenzione il suo passaggio, nel timore che potesse abbattersi sulla centrale atomica e causare nuovi danni che al momento sono esclusi. Nei giorni scorsi venti e piogge – che hanno toccato anche i 216 km/h – hanno investito pure la capitale, Tokyo, causando l’interruzione dei trasporti compresa la rete metropolitana.
Fonti locali parlano di sette feriti al passaggio del tifone nelle prefetture di Kanagawa, Gifu, Aichi, Ehime, Saga e Nagasaki. In mattinata i soccorritori hanno rinvenuto il corpo di un uomo fra i 50 e i 60 anni, nei pressi del fiume Nagoya. Per oggi resta in vigore l’ordine di evacuazione per 60mila persone, residenti nelle prefetture di Aichi e Mie. Almeno 240mila cittadini delle prefetture di Odawara e Kanagawa hanno dovuto abbandonare le abitazioni per il rischio di alluvioni e smottamenti. Gli ordini di evacuazione hanno interessato circa 1,21 milioni di giapponesi, appartenenti a 512mila nuclei familiari.
Roke ha infine portato alla cancellazione di oltre 300 voli interni in Giappone e alla sospensione delle linee ferroviarie Tokaido Shinkansen, che collega Tokyo e Osaka, e della Linea Yamagata Shinkansen, che unisce Shinjo e Fukushima nel nord-est.
Ieri Roke – il 15mo tifone abbattutosi quest’anno sul Paese del Sol Levante – si è diretto verso nord-est, fino a lambire l’isola settentrionale di Hokkaido. Gli esperti hanno continuato a controllare con attenzione il suo passaggio, nel timore che potesse abbattersi sulla centrale atomica e causare nuovi danni che al momento sono esclusi. Nei giorni scorsi venti e piogge – che hanno toccato anche i 216 km/h – hanno investito pure la capitale, Tokyo, causando l’interruzione dei trasporti compresa la rete metropolitana.
Fonti locali parlano di sette feriti al passaggio del tifone nelle prefetture di Kanagawa, Gifu, Aichi, Ehime, Saga e Nagasaki. In mattinata i soccorritori hanno rinvenuto il corpo di un uomo fra i 50 e i 60 anni, nei pressi del fiume Nagoya. Per oggi resta in vigore l’ordine di evacuazione per 60mila persone, residenti nelle prefetture di Aichi e Mie. Almeno 240mila cittadini delle prefetture di Odawara e Kanagawa hanno dovuto abbandonare le abitazioni per il rischio di alluvioni e smottamenti. Gli ordini di evacuazione hanno interessato circa 1,21 milioni di giapponesi, appartenenti a 512mila nuclei familiari.
Roke ha infine portato alla cancellazione di oltre 300 voli interni in Giappone e alla sospensione delle linee ferroviarie Tokaido Shinkansen, che collega Tokyo e Osaka, e della Linea Yamagata Shinkansen, che unisce Shinjo e Fukushima nel nord-est.
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