Sakineh non è stata liberata, può ancora essere lapidata
Ieri sera il Comitato contro la lapidazione aveva diffuso la notizia, basandosi su una foto che ritrae la donna con il figlio all’interno della sua casa. Ma l’iraniana Press-Tv fa sapere che l’immagine è stata presa durante una “ricostruzione del crimine” per il quale è condannata a morte.
Teheran (AsiaNews) – Sakineh non è stata liberata. Lo ha precisato stanotte la statale Press-Tv, smentendo quanto affermato ieri sera da Berlino dal Comitato anti-lapidazione.
Il Comitato aveva fondato le sue affermazioni sulla diffusione di una foto che mostra Sakineh insieme con suo figlio all’interno della sua casa. Ma, ha spiegato l’emittente di Teheran, “contrariamente a una vasta campagna di propaganda dei media occidentali secondo la quale Sakineh Mohammadi Ashtiani,omicida confessa, è stata rilasciata, un gruppo di produzione televisiva dell’iraniana Press-Tv ha preso accordi con le autorità giudiziarie per seguire Ashtiani nella sua casa, per realizzare una ricostruzione del crimine sulla scena del delitto”. E’ in tale occasione che è stata ripresa la foto, qui riprodotta.
Press-Tv aggiunge che la ricostruzione del “crimine” di Sakineh - l’uccisione di suo marito - sarà presentata stasera nel programma “Iran Today”, nel corso del quale saranno ascoltati anche il figlio della donna, Sajjad Asgharzadeh, e il suo avvocato Hootan Kian. Entrambi erano stati arrestati il 10 ottobre scorso, insieme con due giornalisti tedeschi e nei giorni successivi si è parlato di torture subite da figlio e legale.
L’Iran, afferma l’emittente, “ha indicato motivi politici dietro lo sforzo della propaganda occidentale”, “parte di una campagna per destabilizzare la Repubblica islamica”.
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