15/05/2013, 00.00
VIETNAM
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Saigon, imprenditori cattolici promuovono “etica e cultura” in famiglia e sul lavoro

di Nguyen Hung
Fondata nel 2003, la “Famiglia degli imprenditori cattolici” celebra i 10 anni con una serie di eventi fra cui una messa speciale presieduta dall’arcivescovo. Il card Phan Minh Manh invita a rafforzare l’unità e la collaborazione, oltre a condividere le conoscenze con le giovani generazioni. Presidente imprenditori cattolici: evangelizzare a casa e in azienda.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Gli imprenditori cattolici "hanno profuso moltissimi sforzi per la costruzione di una cultura della vita" e di una "civiltà dell'amore" nelle famiglie, "all'interno delle loro aziende" e in tutti quei luoghi in cui "si trovano ad operare". Così il card. Jean Baptist Pham Minh Manh, arcivescovo di Ho Chi Minh City, ha celebrato i dieci anni di attività (2003-2013) della famiglia degli "Imprenditori cattolici" di Saigon. Una realtà che è cresciuta nel tempo fino ad arrivare agli attuali 200 membri, uniti da uno spirito di carità, di condivisione del lavoro, di carità sull'esempio della sacra famiglia di Nazareth. Essi hanno inoltre contribuito a rafforzare una "cultura della vita" che lotta contro l'aborto e le altre forme di annientamento dell'individuo non solo fra le mura domestiche, ma anche e soprattutto negli ambienti di lavoro.

Il 6 maggio scorso il cardinale e l'ausiliare di Saigon Peter Nguyen Van Kham, assieme a sacerdoti, monaci, oltre 200 imprenditori e quasi 500 persone hanno dato vita alla cerimonia di festeggiamenti per il decennale dell'associazione, che si è tenuta all'Opera House di Ho Chi Minh City. Nei giorni precedenti i rappresentanti si sono riuniti per una sessione di preghiera, mentre il 10 maggio il centro pastorale ha ospitato la solenne messa di ringraziamento celebrata dal card. Pham Minh Manh.

Alla rete di contatti, di scambi professionali e di collaborazioni che gli imprenditori cattolici hanno saputo creare a sostegno delle loro attività, ciò che li contraddistingue è l'alto valore "etico e sociale" dell'impresa, che non guarda solo al mero profitto personale. Anche il cardinale riconosce lo sforzo compiuto, sottolineando che hanno portato "gesti di amore" nel processo produttivo e nella gestione degli affari.

L'arcivescovo di Ho Chi Minh City ricorda il giro di affari interno e sui mercati esteri che gli imprenditori cattolici hanno saputo realizzare, che ha portato "investimento e lavoro in Vietnam". Ma più di tutto, il porporato riconosce lo sforzo "comune compiuto in questi 10 anni". Egli lancia l'invito perché siano sempre più "unito" e, al tempo stesso, condividano esperienze di affari e lavoro con studenti cattolici e non, per trasmettere alle nuove generazioni le loro conoscenze e il know-how.

Non investiamo denaro e non ci rivolgiamo ai giovani "per farci pubblicità", afferma un imprenditore cattolico ad AsiaNews, perché l'obiettivo è "formare e aiutare i giovani poveri" ma con enormi potenzialità. Una filosofia confermata da Francis Xavier Nguyen Thai, presidente della "Famiglia degli imprenditori cattolici" di Saigon, secondo cui il principio di condivisione e collaborazione, tenendo presente la Chiesa come punto di riferimento, sono essenziali "per superare le difficoltà" anche in un periodo attuale caratterizzato da crisi ed egoismo diffuso. "Continueremo ad evangelizzare attraverso il lavoro - aggiunge - sia in famiglia che nelle aziende". 

 

 

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