Saddam Hussein è stato impiccato
Baghdad (AsiaNews) – Saddam Hussein, l’uomo che aveva dominato con violenza brutale l’Iraq per quasi 25 anni, è stato giustiziato questa mattina prima dell’alba (alle 6.00 ora locale). Il leader 69enne, che era stato spodestato da una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti nel 2003, era stato condannato per crimini contro l’umanità.
Dopo l’annuncio dell’esecuzione, dato dalla televisione locale, non ci sono segnali di violenza a Baghdad. Il governo non ha attuato un coprifuoco come è invece avvenuto il 5 novembre, data in cui uno dei processi all’ex dittatore si è concluso con la condanna a morte per l’uccisione di 148 sciiti, arrestati nell’82 per aver attentato alla vita di Saddam. La sentenza è stata confermata da una corte di appello lo scorso 26 dicembre e doveva essere eseguita entro 30 giorni.
Saddam era anche imputato in un altro processo per l’uccisione di decine di migliaia di kurdi nell’88, nella campagna dell’Anfal.
La televisione irakena aveva annunciato che anche i due fratellastri di Saddam, Barman Ibraim e Awad Hamed al-Bandar erano stati giustiziati. Ma Mouwafak al-Rubaie, consigliere per la sicurezza nazionale, che ha assistito all’esecuzione, ha dichiarato che gli altri due uomini saranno impiccati dopo la festa islamica dell’Eid al-Adha, che comincia oggi e termina nella prima settimana di gennaio. Un video e foto dell’esecuzione di Saddam sono stati diffusi poche ore dopo. Secondo dichiarazioni dei presenti – fra cui alcuni familiari dell’ex-dittatore – Saddam Hussein aveva con sé una copia del Corano, che ha chiesto venga consegnata a un suo amico, chiamato Bandar. Egli ha rifiutato di avere il viso coperto da un cappuccio. L’esecuzione è avvenuta in una zona militare nel quartiere sciita di Kazimiyah.
Gruppi di sciiti a Najaf hanno festeggiato la morte dell’ex dittatore con spari in aria e con assembramenti di festa nelle strade. A Tikrit, la città patria del dittatore, la gente esprime lutto e sconforto.
Di fronte a molte richieste internazionali che chiedevano la cancellazione dell’esecuzione, il primo ministro Nuri al Maliki ha dichiarato che coloro che si oppongono alla sentenza di Saddam insultano l’onore delle vittime da lui trucidate.
Una fonte di AsiaNews a Baghdad ha detto che la morte di Saddam Hussein non avrà alcuna influenza sul futuro dell’Iraq: “Saddam era ormai morto da tempo, da quando era stato catturato e la sua presenza in Iraq non aveva ormai alcuna incidenza. I conflitti nel Paese hanno ormai natura internazionale e non hanno nulla a che fare con Saddam Hussein”.
Secondo diversi analisti, la morte di Saddam potrebbe rinfocolare il conflitto fra sunniti e sciiti. A Kufa e Mossul si registrano bombe e incidenti.
30/12/2006
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06/11/2006