Sacerdote dello Sri Lanka: Sarà una grande gioia avere papa Francesco in Asia
Colombo (AsiaNews) - Non c'è ancora nulla di definitivo, ma di certo è "una grande gioia" sapere che Papa Francesco ha indicato l'Asia come meta di un suo prossimo viaggio internazionale. È quanto afferma ad AsiaNews p. Benedict Joseph, direttore del Centro per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale dello Sri Lanka, commentando alcune dichiarazioni rilasciate ieri dal pontefice ai giornalisti sul volo papale che li ha riportati a Roma da Rio de Janeiro.
Papa Francesco ha parlato di "inviti da Filippine e Sri Lanka", senza confermare nulla, ma ribadendo che "in Asia si deve andare, perché papa Benedetto non ha avuto tempo di andare in Asia, ed è importante".
Pensando alla possibilità di una visita nell'ex Ceylon, anche p. Benedict nomina il papa emerito: "Durante il suo pontificato Benedetto XVI aveva espresso il desiderio di avere [in Sri Lanka] un Centro internazionale di studi per tutti gli studenti di teologia, e di voler essere presente per la cerimonia di apertura. La costruzione dell'edificio è iniziata e ora è quasi conclusa: questa ci sembra una coincidenza favorevole, e se papa Francesco vorrà venire anche per presenziare all'inaugurazione noi non vediamo l'ora di accoglierlo".
Tuttavia, il sacerdote sottolinea che non c'è ancora nulla di definitivo, né da parte dei vescovi dello Sri Lanka, né da parte del Vaticano. "Per invitare il papa - spiega - ci sono alcune formalità da seguire. Anzitutto, le autorità della Chiesa locale devono accordarsi con il proprio governo. Una volta ottenuto il consenso, la Conferenza episcopale deve mandare l'invito ufficiale al Santo Padre, che dovrà valutare i vari aspetti e dare una risposta definitiva".
Al momento, la volontà di ospitare papa Francesco "c'è", ma "la Conferenza episcopale deve ancora consultarsi con il governo. Ci vorranno ancora dei giorni per perfezionare tutto. Ma questo Paese è uscito da una lunga guerra, e una visita del Santo Padre sarebbe molto importante per il nostro popolo. E per tutta l'Asia". (GM)