Sacerdote cinese: "Auguri, Santo Padre, ti assicuriamo la nostra fedeltà"
Parte della messa d'inaugurazione trasmessa in diretta via satellite, con una decisione all'ultimo momento. Silenzio sui siti ufficiali.
Pechino (AsiaNews) - Per la prima volta i cattolici cinesi hanno potuto seguire in diretta una funzione ecclesiale con il resto del mondo. Il canale satellitare Phoenix Tv ha infatti trasmesso - in chiaro anche in Cina 45 minuti della cerimonia solenne per l'inaugurazione del pontificato di Benedetto XVI. La decisione di trasmetterla è stata comunicata all'ultimo momento, mentre i siti ufficiali del Quotidiano del Popolo e China Daily non riportavano alcuna notizia dell'evento. Nonostante la trasmissione sia iniziata solo dopo l'omelia, un sacerdote cinese dice: "Siamo contenti lo stesso. Anzi, emozionati! Finalmente abbiamo visto il nostro papa". Il prete continua: "Quei capelli bianchi suscitano tenerezza ed affetto. Quel gesto di saluto a mani giunte, quasi cinese [che indica l'essere uniti, zuo yi - ndr], scioglie ogni distanza fra noi ed il pontefice". "Auguri, Santo Padre! Ti assicuriamo la nostra fedeltà, il nostro sostegno e le nostre preghiere. Il nostro piccolo gregge in Cina conta su di te". Il prete spiega che la sua comunità non sapeva della messa in piazza san Pietro trasmessa via satellite. "Stamattina, durante la nostra messa, abbiamo pregato per Benedetto XVI e abbiamo ricordato Giovanni Paolo II. Non sapevamo che la celebrazione sarebbe stata trasmessa, così ho chiesto ai fedeli di seguire spiritualmente la cerimonia. Poi ho ricevuto un SMS [che confermava la trasmissione ndr]: che gioia! Tanti fedeli hanno diffuso fra loro la notizia, e tutti si sono incollati davanti al televisore. Vogliamo inviare il nostro saluto, l'augurio, la devozione e l'affetto filiale a papa Benedetto. Ci auguriamo che presto ci restituisca il nostro posto nella Chiesa universale. Noi siamo sempre uniti al papa ed alla Chiesa universale". Molti giovani hanno seguito la cerimonia via internet. Finita la trasmissione, tutti i fedeli continuano a parlare e comunicarsi le emozioni provate.
Alla messa di inaugurazione del pontificato di Benedetto XVI vi erano rappresentanti di oltre 150 stati. Era presente la delegazione di Taiwan, ma nessuno - almeno ufficialmente della Cina Popolare. Giorni fa il premier Wen Jiabao ha ripetuto che per migliorare i rapporti fra Cina e Santa Sede, il Vaticano deve rompere le relazioni con Taiwane non intromettersi negli affari interni della Cina, compresi quelli religiosi, legati alla nomina dei vescovi. La dichiarazione di Wen ha scoraggiato molti fedeli e sacerdoti dal chiedere il visto per andare in Italia a Roma.